Anche quest'anno ho aderito alle giornate di primavera del FAI e sono andato in visita al Palazzo del Giardino di Parma. Il palazzo,voluto dai Farnese, sorge oltre la cinta muraria, mura che Parma per altro non conserva, cittadina in quella parte urbana chiamata "oltre torrente".
Essendo sede dell'EFSA e dei Carabinieri il palazzo non è abitualmente, ch'io sappia, ma è sempre meglio controllare sul sito Turismo Parma, accessibile al pubblico; ricordo di esserci stato una volta, ormai parecchi anni fa, con la scuola... più o meno all'epoca in cui si scriveva in cuneiforme.
Il Palazzo merita una visita perché è molto bello, così come di pregio e meritorio di una visita, è il giardino nel quale sorge e che Maria Luigia donò alla città (sempre che la memoria mi assista).
La visita comprendeva il solo piano nobile e i volontari del FAI sono state buone guide nel percorso di visita; la maggior parte delle sale visitate sono dotate di un importante apparato decorativo che riempie gli occhi e nutre lo spirito.
A seguire, dato che la visita ha impiegato circa quaranta minuti, sono tornato, visto che ero con una persona che non lo aveva mai visto, all'interno del bellissimo Teatro Farnese; un gita fuori porta all'interno di una città che, tutto sommato, conosco bene, ma che ha avuto per meta un palazzo che normalmente non è visitabile.
Mi piacciono le giornate di primavera del FAI.
Vi lascio con l'immagine del nuovo inquilino del mio balcone, scoperto proprio ieri sera:
l'immagine è sfocata, ma mi sono già sentito un intruso a fotografarlo; spero che prenda un mucchio di zanzare... perché prima o poi il fresco e la pioggia finiranno e le zanzare arriveranno alla carica.
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