...cari, manzoniani, lettori, non dovreste temere il consueto post lagna, ma attenzione; non posso garantirlo!
Infatti se la situazione lavorativa rimane quella che è, è anche vero che non sono diventato, improvvisamente, titolare di una rendita creditizia, la felicità continua a non pervadermi e queste cose non si sono verificate, ch'io sappia almeno, né per i miei familiari e neppure per i miei amici.
Siamo, insomma, nella solita barca, a vele ammainate, mentre si naviga a vista ché il mare è mosso e il tempo incerto e ci si aggira per la barchetta, un guscio di noce, a tamponare eventuali falle; e così in poche righe ci siamo tolti il pensiero delle consuete considerazioni.
Quel che conta, del resto, è rendersi conto che vi sono cose che possiamo cambiare, noi stessi, i nostri bisogni, le nostre paure e il nostro modo di vedere e sentire, e cose che vanno prese per quello che sono perché sfuggono completamente al nostro controllo.
Su quello che ci accade intorno non abbiamo potere, va accettato per quello che è.
Questo non vuol dire non fare nulla per cambiare il mondo; se è brutto, se è diventato quello che è, è perché l'abbiamo lasciato in balìa del nostro egoismo.
Il mondo e la società, la si cambia nel quotidiano, tutti i giorni; scegliendo di cedere il posto alle persone anziane sui mezzi pubblici, tenendo aperte le porte a chi deve entrare, o uscire, da un posto, buttando l'immondizia nei contenitori appositi e via dicendo... mostrando un po' di buona educazione perché la storia è fatta di piccole cose che ammassate, le une sulle altre, producono gli eventi grandi.
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