"Gentile Sig. Cosmo,
capisco che il mio comportamento susciti il Suo interesse e che Lei voglia insegnarmi, a mio miglioramento e a maggiore Sua gloria, molte cose affinché io possa ringraziarLa come si conviene; mi permetta però di chiederLe di porre termine, con quanto accaduto ieri, alle lezioni da impartirmi quest'anno.
Appezzo sinceramente tutti i Suoi sforzi, ma Le ricordo anche che la mia dotazione di memoria è quella minima standard e che dispensandomi così tante lezioni rischio il sovraccarico.
Certo della Sua comprensione, La ringrazio per quanto ha fatto finora"
Cosa è accaduto ieri?
Stavo andando verso Reggio Emilia e ad una rotatoria ho tamponato una coppia; eravamo entrambi fermi, per cui danni non ce ne sono stati tanti, anzi io ho solo piegato la targa appena un po' e l'altro mi è parso non ci fosse nulla, anche se mi farà sapere visto che al buio non è stato possibile vedere bene, ma rimane il fatto che nel momento nel quale era possibile passare io ho accelerato per passare, ma chi mi era davanti era ancora fermo.
Siamo scesi, abbiamo controllato il suo paraurti e mentre io ho notato una rottura dello stesso, evidente, lui non l'ha vista, il che mi fa pensare che fosse già esistente anche se non posso escludere la possibilità di esserne stato io la causa, fatto sta che gli ho lasciato il mio cellulare e nel male si rifarà il paraurti, già sagagnato* in altri punti, a spese della mia assicurazione.
Non so esattamente a cosa stessi pensando sul momento, presumo, semplicemente, di essermi spento per il periodo sufficiente a fare 'sta scemenza.
In vent'anni di onorata carriera dietro a un volante, non mi è mai successo nulla; questa è la prima volta, per cui l'assicurazione può anche guadagnarsi i soldi che mi chiede ogni sei mesi e mettere una toppa.
Ci sono rimasto malissimo, senza contare che vorrei sapere, il prima possibile, cosa ha intenzione di fare l'altra persona.
Sono la Prudenza, di norma, personificata al volante: do sempre le precedenze, persino ai pedoni e la cosa non è così scontata, parcheggio sempre entro le strisce e in modo da tenere un solo posto, rispetto i limiti di velocità e mi tengo incollato alla riga destra della carreggiata... nella mia mente di automobilista mi sono sempre immaginato coinvolto in un incidente come vittima, non come causa.
Alla fine non è successo nulla di che, intendiamoci, ma rimane il fatto che non me l'aspettavo.
Confesso anche che il mio primo istinto è stato quello di scappare, pensiero durato un nanosecondo, ma sono sceso la prima volta mentre eravamo fermi allo stop a dare un'occhiata e poi mi sono fermato una seconda volta per scusarmi e sentire l'altra persona che ho coinvolto; persona tra l'altro molto gentile.
Adesso attendo con ansia una telefonata, o un sms, per sapere cosa fare della mia vita; brutta cosa l'attesa.
Domani è un altro giorno.
*sagagnato: termine dialettale che vuol dire segnato da piccole lesioni e leggere deformazioni; quando le lesioni e le deformazioni sono molto ampie ed evidenti, si usa il termine dialettale "stosso"
Nessun commento:
Posta un commento