Non so se sia o meno il caso di allarmarmi, ma di certo, dopo questo episodio, inizierò un nuovo regime di austerità.
Negli anni passati la mia povertà era imputabile ad alcune spese come il dentista, le gomme, l'assicurazione, gli occhiali, l'oculista etcc... tutte cose che, per un motivo o per l'altro, avevano l'abitudine di accumularsi in un unico periodo. Per quanto queste spese mi abbiano sempre preoccupato sono sempre riuscito a pagare quanto dovevo senza difficoltà, perché potevo contare su una corresponsione del mio lavoro sempre puntuale; da questo mese non so se sarà ancora così.
Questo mese prenderò il dovuto, nella sua interezza, con un significativo ritardo, e so anche che dovrei ringraziare il cielo di prendere lo "stipendio" con solo del ritardo, poiché alcuni non lo prendono da qualche mese; non era mai capitata una cosa simile in tanti anni che lavoro.
L'anno prossimo avrò anche le tasse da pagare di quest'anno, che rateizzerò nel maggior numero possibile di rate; tutto questo cosa comporterà? Innanzi tutto che le ferie riprenderò a farle in quel del borgo natìo e poi dovrò valutare cosa ridurre di spese. Comprerò meno libri, anche se, per fortuna, ne ho già un po' di riserva da leggere, e poi valuterò se e quanto dovrò limitare la vita sociale.
La cosa un po' mi deprime e mi preoccupa, ma attendo di vedere come andranno le cose in futuro e nel frattempo inizio a limitare il limitabile, non che abbia mai fatto la cicala, sono sempre stato una formica, ma posso ridurre alla bisogna, ulteriormente, alcune cose.
Speriamo.
"Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro l'inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire.
Marguerite Yourcenar"
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