Questo post di Regina e questo di Melissa, mi hanno fatto pensare al fatto di quanto siano importanti le proprie origini; la mia è giusto curiosità.
I miei nonni, sia quelli materni che paterni, erano tutti contadini e, per quel che ne so, anche i loro genitori lo erano; probabilmente la mia genìa è spuntata dalla Terra come i guerrieri che Giasone seminò in Colchide, con la differenza che noi si è impugnata la vanga e il vomero.
Abbiamo poche lettere superstiti di mio nonno materno e basta, il che mi fa pensare che i miei avi siano stati troppo impegnati a lavorare la terra per lasciare qualcosa di scritto... ammesso, e non concesso, che avessero avuto l'opportunità di imparare a leggere e a scrivere.
I ricordi di famiglia arrivano ai miei nonni, e le loro vicende familiari sono state più che travagliate; onestamente non saprei se ha patito più mio nonno materno o mia nonna paterna.
Entrambi hanno accumulato una serie di sfortune, sopportate con una fede ammirevole, da meritarsi il Paradiso o il Nirvana.
So che abbiamo avuto un parente emigrato negli Stati Uniti del quale però non sappiamo nulla; sappiamo che è morto e che non sono tornate indietro le ossa e per quel che ne sappiamo, pur avendo moglie e figli qui in Italia, avrebbe potuto benissimo essersi fatto una famiglia oltreoceano... tra l'altro era andato in California.
Una mia parente si è suicidata, ma erano gli anni immediatamente dopo la Grande Guerra, quando la fame si pativa ovunque, e probabilmente soffriva di depressione.
Un mio parente è stato in un campo di concentramento, ma, dato che la mia famiglia, almeno una parte, perché l'altra parte puntava in direzione opposta, ha sempre virato un po' a destra, si trattava di un campo organizzato dagli alleati dove lo curarono per la malaria (...e qui le notizie sono nebulose); so soltanto che morì al rientro in Italia perché il suo medico curante , non sapendo l'inglese, non aveva capito cosa ci fosse scritto nella ricetta che il medico alleato aveva scritto... e qua si possono fare delle considerazioni sulla presunzione dell'una e dell'altra parte.
Le vicende umane di mia nonna paterna e di mio nonno materno resteranno esclusive narrazioni familiari, ma sono state piene di difficoltà e tribolazioni.
Pare che mia nonna materna avesse origini nobili; e la cosa non deve stupire dato che la zona è piena di famiglie nobiliari.
Il ramo dal quale veniva mia nonna doveva essere talmente cadetto, che l'avo in questione non è stato fornito manco di pezze da applicare alle terga; a meno che non sia nato fuori dal matrimonio per cui il lascito di pezze non è stato neppure preso in considerazione.
Mi piacerebbe però scoprire qualcosa di più, ma per farlo bisogna avere tempo e bisogna scartabellare negli archivi diocesani, alla ricerca di matrimoni e decessi, per avere un appiglio dal quale partire; magari lo farò da pensionato... sempre che all'epoca io non sia ridotto in miseria, nel qual caso lascerò il compito a qualcun altro.
Tutto sommato è una curiosità che può o meno essere soddisfatta, in fondo vivo nelle stesse zone sulle quali i miei avi hanno speso tanto sudore, guardo le stesse colline e gli stessi fiumi e ad essi sono affezionato; in fondo i Lari sono sempre con me, anche se non so chi essi siano.
Nessun commento:
Posta un commento