Sto guardando un documentario bellissimo, datato 1996 credo, in quattro parti di circa un'ora ciascuna su Bisanzio. Il documentario si intitola "Byzantium the lost empire" e il documentarista è tale John Romer, a me sconosciuto sinora; in quattro ore il documentario ripercorre la storia bizantina, ovviamente il tutto in lingua inglese, mostrando i luoghi di Istanbul, tra cui Santa Sofia, che conservano vestigia dell'impero greco. Purtroppo è rimasto poco perché la città ha subito vari rovesci e le ricostruzioni sono sempre avvenute recuperando il materiale edile esistente. Un vero peccato.
Fatto sta che, animato dal sacro fuoco bizantino, ho appena speso 50euro circa per 1.500 pagine di storia bizantina in inglese, poiché non pago de la "storia dell'impero bizantino" dell'Ostrogorsky, e memore del libro di Norwich pubblicato tradotto tempo fa, ho scoperto che Norwich ha scritto una trilogia mai arrivata tradotta in Italia.
Faticherò a leggerla, ma di sicuro il mio inglese migliorerà :asd:
Ho anche pensato di farmi un autoritratto secondo gli stilemi bizantini, ma mi sto contenendo per evitare che la malattia, la "bizantinite cronica in forma acuta", che mi affligge si aggravi ulteriormente.
Non so come mai mi accada questo, ma Bisanzio ha sempre esercitato un fascino particolare su di me, credo che il danno irreversibile sia avvenuto alle elementari quando mi portarono in gita a Venezia, in S. Marco, e a Ravenna; rimasi estasiato dai mosaici, dal fondo dorato e dalla loro luce ultraterrena che inonda le figure ieratiche della rappresentazione musiva. Ricordo ancora la luce filtrata da lastre di alabastro del mausoleo di Galla Placidia e i suoi mosaici blu...
Domani me ne vado, per un giorno, in Trentino perciò presto metterò alcune foto e poi, venerdì, il blog chiude per ferie sino al 22; fredda Scozia sto arrivando!!!
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