Anche quest'anno non farò bilanci dell'anno appena trascorso, un po' perché la memoria non mi aiuterebbe e un po' perché non la trovo una abitudine sana.
Alcuni anni vanno meglio di altri, ma quello che conta è come reagiamo a quello che ci circonda e non il fatto in sé che sfugge, per sua natura, al nostro controllo.
Preferisco fare una riflessione a fine giornata, su cosa ho fatto, come mi sono comportato, cosa posso modificare per migliorare, cosa, proprio, non riesco a cambiare e quali cambiamenti fatti che, credendoli per il meglio, si sono rivelati delle scemenze colossali; mica si può sempre "imbroccare" la via giusta, ogni tanto fa bene pure sbagliare strada.
Quest'anno, però, devo dire che è stato più movimentato del previsto ed è stato preceduto da altri anni egualmente movimentati per cui, so di meritarmelo, chiedo al Cosmo un anno di noia.
Un anno placido come un laghetto montano, con una lieve brezza che ne increspa le onde, ma nulla di particolarmente preoccupante.
Quando si naviga un po' a vista dentro un guscio di noce, l'orrida procella è cosa da evitare ed è causa di notevole stress; io ho un coracle, se tutto va bene, mica un galeone capace di sfidare il Pacifico!
E' da qualche anno che chiedo al Cosmo di mandarmi un bell'anno di noia; so che può farlo.
Abbiate un buon inizio anno e che il 2018, se proprio non si può avere un anno di noia, sia meno peggio del 2017!
Auguri!!!
Nessun commento:
Posta un commento