Tutti gli anni ci provo; per Natale, lo sanno bene i miei manzoniani lettori, chiedo un anno di noia.
Anche quest'anno non è stato per niente noioso; posso sperare nel prossimo...
Continuerò a chiedere, pervicacemente, un anno noioso perché, in fondo, dati i miei trascorsi, me lo merito.
La noia è ampiamente sottovalutata.
Penso, quasi come se fosse l'età dell'oro, a un periodo privo di alcun evento significativo, nel quale alzarsi la mattina, fare la solita colazione, andare al lavoro a sbrigare le solite rogne, tornare a casa, cena frugale e poi leggere...così; senza alcun evento traumatico, crisi familiari in corso etcc...
Non è stato un anno continuamente pieno di eventi memorabili, fortunatamente è stato abbastanza noioso, ma con alcuni eventi più significativi del voluto.
La mia speranza è che questo evento particolare, del quale non posso al momento parlare in liberà, sia abbastanza significativo da risultare un cambiamento reale e non la solita maretta, anche se più agitata del solito, che si risolve nel solito clima consueto.
Va bene la noia, ma solo quando è salutare.
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