Ricordo ancora l'espressione della mia insegnante, anche se non ricordo di che materia, quando, quindicenne e in quella fase decisamente poco allegra della mia vita, le dissi che io mi figuravo sempre il peggio così se si fosse avverato sarei stati pronto e qualora non si fosse avverato avrei potuto rallegrarmi di un esito diverso; fu molto stupefatta.
Ho scoperto solo ieri che, nel marasma della mia...eh... diversamente gioconda adolescenza avevo adottato, prendendolo magari da qualche serie televisiva, magari Star Trek, un utile esercizio per aumentare la mia resilienza; ovviamente non ne ero assolutamente consapevole, ma è un po' il bello dei miei neuroni... adottano soluzioni utili in modo del tutto autonomo e poi, con calma, scopro di aver fatto qualcosa di significativo.
In pratica stavo tentando di comportarmi da stoico prima ancora di sapere cosa fosse la Stoà pecile e la scuola che ha accolto.
Meraviglie di Star Trek.
Per evitare di naufragare mi sono aggrappato a Vulcano e per mezzo di questo, negli anni, sono approdato allo stoicismo e adesso posso essere stoico con fortune alterne; a volte va meglio di altre, ma del resto Zenone di Cizio, Epitteto & Co. sono l'unica risposta possibile per non farsi trascinare da Eraclito.
Negli anni il mio sistema di sicurezza, divenuto molto presto autonomo, ha adottato svariate strategie per farmi andare avanti e devo dire che è stato molto bravo; sarebbe carino che i miei neuroni mi rendessero più partecipe di queste cose meravigliose che combinano... sono sicuro che se ci parlassimo di più sarei persino mediamente intelligente e la mia vita potrebbe quasi essere migliore, ma va bene anche così e posso sicuramente andare avanti con quel che passa il convento e lasciare ai miei neuroni della Sicurezza ad occuparsi, in autonomia, delle cose importanti.
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