Da qualche tempo a questa parte la mia vita si è arricchita di complicanze non volute o cercate.
Una "malattia" ha fatto capolino nell'esistenza di una persona cara e quindi, da qualche tempo, sono impegnato più di altre volte; le cose cambiano di continuo, Eraclito aveva ragione, e la stasi è sempre un male.
Oltre a questo fatto si sono manifestate complicanze ulteriori in altri ambiti della mia esistenza.
Si spera sempre in cambiamenti positivi, ma il bicchiere resta a metà e sta a noi vederlo "mezzo pieno" o "mezzo vuoto"; scegliere fra ciò che ci fa stare bene e ciò che ci fa stare male.
A volte sento di averne a sufficienza; gli anni trascorsi, però, mi hanno insegnato a conoscere i miei limiti e che questi sono elastici e che, talvolta, posso portare più del previsto.
Secondo Epitteto le cose hanno due manici e sta a noi decidere quale prendere; per questo decido, anche nel guardare alle persone, cosa vedere e a cosa passare sopra.
Non ho né la forza, né la voglia, di perdermi a dietro a polemiche, questioni, o altro che reputo, nel quadro generale, di scarsa importanza.
Le cose hanno due manici e a questo mi attengo.
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