Il mio paesello sorge sopra gli alvei, debitamente coperti, di due celeberrimi torrenti: il Ghiara, chiamata affettuosamente "la Gerra", e il Citronia che non ha, ch'io sappia, un nomignolo affettuoso.
Il Citronia entra nella Gerra da qualche parte all'altezza delle cutrettole davanti lo stabilimento Zoja, se non ricordo male, e in genere ci si ricorda sempre della Gerra.
Nel 1971, se non ricordo male, la Gerra e la Citronia, che cambiano genere a secondo del momento, esondarono e allagarono completamente il paese; considerate che la maggior parte del loro percorso è coperta, come se fossero intubati per l'estensione del paese.
Per fortuna non si può dire che il mio paese sia un dono della Gerra e del Citronia; così non equipariamo i due torrenti al Nilo e il mio paese all'Egitto.
La Gerra, sino a qualche anno fa, è sempre stata per niente pulita; non era infrequente trovare tra i suoi flutti palloni da calcio, lavatrici, biciclette e qualunque immondizia la deficienza umana sia capace di scovare.
Va da sé che nessuno, tranne i "palombari" che la ispezionano ogni tanto, la tenuta è proprio, comprensibilmente, quella da palombaro, sa cosa si estende al di sotto della copertura; personalmente ritengo che via sia istituito un regno millenario, retto da pantegane*, da noi chiamate affettuosamente "ponghe", da esposizione, in perenne lotta con le tartarughe carnivore asiatiche liberate in ogni pozza del paese.
Stanotte ho sognato che, attratto da uno strano movimento nell'acque della Gerra, scendevo nell'alveo a indagare, per poi rifugiarmi su un pilone, in alto, del ponte che supera il fiume, una volta scoperto che la Gerra era stata colonizzata da orde i siluri e da sciami di pesci romboidali coi denti da pirana... sono scese quando ho visto un gatto avvicinarsi al torrente; segno sicuro che le bestie fluviali se ne erano andate.
Di siluri nella Gerra non ce ne possono essere perché c'è poca acqua, così come pesci di alcuna sorta, date le sue acque non proprio linde; va bene, vi ho visto delle folaghe e quindi, forse, il suo stato di salute è un po' migliorato, ma rimane sempre un torrente basso.
Come commento sonoro al sogno avevo una serie di lamentele dei parmigiani per la condizione della Parma; il loro torrente era in secca e l'avo puteava...la cosa interessante è che i parmigiani si sono realmente lamentati della Parma.
Quel che è ancor più interessante è che, in genere, la Gerra secca verso marzo, maggio, e riprende a scorrere intorno a ottobre con le piogge; quest'anno il torrente ha sempre mantenuto l'acqua, mentre la Parma, si è miseramente seccata al sole.
Personalmente ritengo non eccessivo piazzare un cartello, all'imbocco della copertura della Gerra, che recita: "hic sunt dracones"... "lasciate ogni speranza voi ch'entrate" mi pare eccessivo, in fondo credo che le ponghe possano essere entità illuminate e compressive, nutro più dubbi sulle tartarughe carnivore.
*ponga: nome colloquiale, gergale, dispregiativo e per niente affettuoso, del ratto norvegese
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