Ieri notte ho fatto un sogno interessante e molto faticoso.
Tra le mie colleghe figurava anche una mia ex compagna di scuola*, per fortuna era un sogno e non la realtà; stavamo spegnendo i vari pc e lei ha preso a lamentarsi perché dovevo uscire prima e toccava a lei spegnere tutto. Dopo averla apostrofata in malo modo, guadagno la porta, raggiungo la macchina e vado a Pellegrino Parmense. Vi sono un paio di strade che collegano il mio paese con Pellegrino; una passa da Case Passeri, sfiorando, poi, Vigoleno; l'altra, attraverso Ponte Grosso, si inerpica verso il passo S.Antonio... io ho preso la seconda. Una volta a destinazione ho preso una corriera; l'ho guidata sino a Salso abbandonando la Polideuce-mobile lassù in vetta.
Che fatica! La corriera era enorme, non ho trovato tutti i comandi ed è stata una vera impresa condurla giù in paese. A Pellegrino però, complice alcune decorazioni di lavabi viste nel pomeriggio, non ho potuto fare a meno di notare le strade; un mosaico prezioso, molto lucido e molto liscio, in tinte verdi che ricopriva le strade dando loro aspetto serpentiforme. La seconda parte del sogno si è svolta qui in paese; ho sognato un palazzo, nella realtà non esiste sia chiaro, neo-gotico, all'interno del quale ho girato in monopattino, i cui interni avevano suggestioni primi novecento liberty. Ricordo che questo palazzo aveva un bellissimo scalone realizzato con un marmo verde, un verde di Issogne, e nel salone centrale c'era una vasca realizzata con un bellissimo marmo azzurro, o meglio, dell'Onice blu.
Mobili non ce n'erano; manco una sedia, una poltrona o uno sgabello ballerino.
Molto interessante anche l'apparato decorativo che mescolava elementi romantici, da suggestione medioevale, a elementi inizio novecento. Questa seconda parte è stata decisamente più rilassante, malgrado non sia riuscito a capire se i lavori interni al palazzo fossero da intendersi come parte, o meno, di un restauro conservativo di tipo A; deformazione professionale :asd:
La parte del sogno relativa alla corriera mi ha fatto venire in mente un altro sogno fatto anni fa in concomitanza con le lezioni di guida; lo terrò in serbo per un altro giorno.
Il fatto che una parola sia arcaica o desueta non rende questa parola inutile o inesistente; sono convinto che riscoprire alcuni termini della nostra lingua possa aiutarci a liberarci di termini esterofili, o aberranti abbreviazioni moderne, più infelici. Non sto certo dicendo di iniziare a parlare come Dante, ma di ampliare un po' il nostro vocabolario e di impreziosirlo con qualche parola nuova o diversamente tale.
*L'ho anche rivista di recente e avrei alcune cattiverie da dispensare, ma eviterò di farlo qui...
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