venerdì 30 aprile 2010

La nuova piazza Berzieri

Devo dire che sono sempre stato molto scettico; ritenevo opportuno pedonalizzarla e anche ripavimentarla, ma comunque pensavo fosse cosa buona conservare il verde che nella piazza c'era.

I lavori ormai sono finiti, mancano poche cose ancora, e si può già camminare nella piazza e quindi scrivo le mie prime impressioni. La fonte "littoria" non è, almeno sinora, una bruttura come quella di Fidenza; la parte più vicina al Berzieri sembra che verrà sdrammatizzata da una fascia di verzura e davanti sarà visibile una muretto, di circa 50centimetri rivestito con le stesse pietre usate per la pavimentazione; non ho ancora capito a cosa servono quei tubi neri e temo un qualche gioco d'acqua, ma si vedrà. La pavimentazione, una pietra chiara, mi piace molto e devo dire che si vedono molto bene sia il Berzieri che il pozzo liberty ad esso antistante. Al momento l'unica cosa che non mi piace è la mancanza di verde; c'è molta pavimentazione ma poche zone verdi...aspetterò di vederla conclusa, con la speranza che non ci mettano davvero un Pomodoro nei pressi, prima di esprimere un giudizio definitivo.

giovedì 29 aprile 2010

La Scheda del Male

Ebbene si; in quanti ne sentivano la mancanza? Io per niente, ma la sentivo premere alle porte, non poteva avere già esaurito le teste.

L'ultima testa riguarda l'aspetto idraulico. Da un punto di vista idraulico un campo è diverso da una lottizzazione perché in quest'ultima vi sono delle superfici impermeabili; l'Ente che gestisce il rio, torrente o altro, nel quale le acque bianche, quelle pulite, meteoriche, fluiscono permette di scaricare nel corso d'acqua questo flusso a patto che il quantitativo sia pari a quello che vi veniva immesso dal campo. In un campo però le acque sedimentano e solo una minima parte raggiunge il corso d'acqua, mentre se lottizzo questo campo le superfici impermeabili fanno si ch'io abbia un quantitativo maggiore di acqua perché una parte della superficie ne impedisce la sedimentazione. Affinché il quantitativo di acqua sia costante si fanno delle vasche di laminazione, ovvero delle vasche che raccolgono le acque e le rilasciano gradatamente nel rio, così l'Ente è soddisfatto.

Per l'area della Scheda del Male ci vuole una vasca di circa 3500mc (metri cubi), queste vasche in genere non superano il metro di profondità, tra l'altro la zona in oggetto non mi permette di scendere oltre un certo livello sotto il piano di campagna perché c'è una linea, imposta dalla Soprintendenza, di rispetto di eventuali reperti; per cui la vasca deve avere una superficie di circa 3500mq (metri quadri). L'unico modo per far saltare fuori tutti questi metri dall'area, dato che probabilmente non posso farla interrata e non so se posso cederla facendola ricadere in uno dei mille mila parametri di cessione della scheda, è far saltare circa cinque lotti ma, dato che i proprietari sono più di uno, dovrei sottrarre i 3500mq ripartendoli secondo i millesimi...in ogni caso i proprietari non la prenderanno benissimo questa cosa.

Questa sopra descritta potrebbe essere la nuova testa; non so ancora quanto sarà brutta perché al momento è ancora tutto ipotetico. ma conoscendo la Bestia Infame sono sicuro che sarà una bruttissima testa

martedì 27 aprile 2010

Qualcuno da qualche parte mi ama

Dato che oggi è ripreso il corso di inglese ieri decisi che vi sarei andato in bicicletta.
Ho deciso di prendere su la bici di mio padre, che ha più rapporti, e così, prima di andare al lavoro nel pomeriggio, ho gonfiato le ruote, controllato che il fanale compia il suo dovere, preso la giacca gialla catarifrangente della macchina e mi sono diretto al lavoro. Nel cortile della Chiesa vicino a casa mi cade la catena ed io, che sono un po' sordo ai messaggi dei Numi, capovolgo il mezzo, sistemo la catena e riparto.
Mentre lascio l'aula d'anglico e saluto l'insegnante, questa mi dice che spera che la mia bicicletta sia dotata di luce; ed io: "Si...si; ho anche controllato".
Nel scendere l'erta che conduce alla Chiesa di S. Giovanni Contignaco, nel passare Scacciapensieri, insomma in tutti e quattro i bui chilometri che separano la Pieve da Salsomaggiore, della luce del fanale non v'è stata traccia; se non in un modo lampeggiante, sporadico ed assolutamente inutile.
Fortunatamente la luce di Artemide non è esigua e ho guadagnato casa incolume, grazie anche alla giacca gialla catarifrangente che "è brutta, è gialla, non va con nulla ma può salvarti la vita", come dice Lagerfield...
Ho acceso del buon incenso per rendere grazie perché chiaramente Qualcuno da Qualche parte mi ama; potrei anche non essere poi così infame dopotutto ;)

San Vitale

Domani è la festa patronale del paese e nessuno se ne accorgerà. Confesso che ho dovuto andare a vedere con esattezza quando cade. Come sapete non sono particolarmente cattolico, tutt'altro, ma la festa patronale è un momento di identità comunitaria; è un po' come festeggiare il genius loci e quello di Salso ha fortemente bisogno di incoraggiamenti...la fonte littoria cresce e al momento è una spianata priva di piante; magari migliora.

Vitale, Valeria, Gevasio e Protasio sono tutti santi, tutti martiri e vengono festeggiati tutti insieme il 28 aprile perché erano un'unica famiglia; padre, madre e due figli. In genere è ricordato più per la Chiesa di S. Vitale a Ravenna, moglie e figli risultano poi santi accessori, ricordati per i vincoli di parentela, ma anche Salso ha deciso di averlo come patrono e Giulio Ulisse Arata progettò la chiesa patronale del mio paese. La vita del santo la si trova facilmente in rete; c'è chi però pensa che il santo sia il martire di Bologna, quello nominato con S.Agricola, e che la storia narrata nell'opuscolo del IV° secolo da Filippo sia una fola.

Comunque sia a Salso solo gli uffici pubblici restano chiusi per il patrono. Per S.Donnino a Fidenza rimane tutto, uffici pubblici, privati e altro, chiuso e c'è persino una fiera importante, a Parma per S.Ilario non si lavora, mentre a Salso sino a qualche anno fa si andava persino a scuola senza fare una piega. Ricordo che la prima volta che festeggiai S.Ilario, dato che andavo a scuola a Parma, mi sembrò una cosa strana non andare a scuola per il patrono; solo di recente si è fatto qualcosa per promuovere S.Vitale e farlo conoscere ai salsesi...è che a noi per contrastare le mire fidentine ci vuole la protezione di un Pezzo Grosso, non di un santo da Esarcato...anche se a me fa piacere avere un santo da Esarcato, anche se avrei optato per qualcosa di più esotico come Teopista o Prassede, o Basilio.

lunedì 26 aprile 2010

Vita Mathildis

Ho iniziato ieri questo poema, scritto da Doninzone, che è un panegirico dedicato alla Grancontessa Matilde di Canossa. L'opera fa anche un excursus, invero non breve, sulla stirpe degli Attoni e la cosa che al momento più mi incuriosisce è che voce narrante non è l'autore, ma la rocca di Canossa.

Ovviamente ne sto leggendo una traduzione, in quanto il poema originario è in latino medioevale; ho anche letto che sino a qualche tempo fa Doninzone veniva liquidato abbastanza rapidamente, in quanto il suo poema è scritto unicamente per esaltare gli Attoni e Matilde in particolare, per cui nulla vi è scritto che potesse a lei dispiacere, ma pare che di recente sia stato rivalutato.

Per ora è una buona lettura.

Ovviamente la sto inframezzando con la letteratura bizantina e sto pensando se leggere, una volta ultimato il poema, le Argonautiche o la storia dei Longobardi scritta da Paolo Diacono.

domenica 25 aprile 2010

Castelleone






Lungo la strada che collega Crema con Cremona, strada larga e ben percorribile, c'è sulla sinistra, per chi viaggia in direzione Cremona, questo paese che ha subito catturato la mia attenzione per la presenza dell'altissima torre. Di ritorno da Crema ho deciso di fermarmici. La torre è giusto una torre, per altro non ho scorto resti di altri edifici ad essa attaccati; spunta, isolata nel mezzo di una piazza, attualmente transennata, altissima denunciando l'unica funzione che poteva avere: una torre di avvistamento. Il nome del paese mi fa supporre però che una qualche fortezza è dovuta esistere sul posto a un dato momento storico e quindi mi documenterò. Il paese è minuto, con un lungo viale sul quale si affacciano i portici; la Chiesa principale è molto semplice e non mi sono avventurato troppo all'interno perché vi era in corso una funzione e non volevo disturbare. Nei pressi della Torre c'è una chiesetta planimetricamente più interessante che però era chiusa. Vicino al paese c'è un santuario mariano, forse vi sono state delle apparizioni? non so e mi documenterò, molto affollato.
Nel complesso è stata una sosta piacevole lungo la via di casa.
Giunto a Cremona sono anche stato tentato di andare a Pavia, sono circa 70km di distanza da lì, ma ero troppo stanco e avevo troppo caldo.
A Pavia ci andrò prossimamente appena ne avrò il tempo.

Crema







Stamane sarei dovuto andare a Carpineti, ma un rapido sguardo alle previsioni del tempo mi hanno fatto desisrere; se poi a Carpineti oggi c'era il sole mi mangio il fegato :asd:
Questo mese è denso di impegni per cui le mie gite fuori porta potrebbero soffrirne e il caldo che avanza mi fa desiderare di dimenticarmi al fresco in cantina, ma visto che anche l'anno scorso il caldo non è bastato a bloccarmi nel seminterrato, spero che la cosa possa ripetersi anche quest'anno. Per sfuggire alle nubi che Giove Pluvio, almeno stando al meteo, ha deciso di lanciare sulla penisola, ho deciso di optare per una meta di pianura che le previsioni davano libera da nubi.
C'era un sole caldissimo mitigato, però, da un timido refolo di vento.
Non sono mai stato a Crema prima d'ora e la meta è stata quasi scelta a caso per l'entusiasmo di essermi reso conto che vivere così vicino a Piacenza, 40km sono pochini, mi permette di poter girovagare senza troppo sforzo per le province limitrofe di ben tre regioni: Emilia, Lombardia e Piemonte. Potrei anche considerare la Liguria, e lo farò, ma i monti tendono un po' ad allungare la strada.
Arrivare a Crema, da Cortemaggiore e Cremona, è veramente molto facile, vi sono molti parcheggi nei pressi del centro storico, uno molto comodo su un naviglio nei pressi di una porzione delle mura cittadine che fungono da sfondo per un parco. Il centro storico è piccolo, sebbene la città in sé mi sia sembrata grande, ingentilito da una serie di palazzi gentilizi del XVI° e XVII° secolo, molti dei quali ben tenuti, ovviamente non visitabili, le emergenze si concentrano nei pressi del Duomo. Per giungere nella piazza principale si passa attraverso una porta che esibisce il simbolo della Serenissima, si trova anche nella torre alla sinistra del Duomo che, credo, fosse la sede del podestà o comunque di una autorità civica; questa porta fa parte del complesso del municipio, un edificio che circonda, molto da vicino, il Duomo con un bel portico; l'edificio in sé mi è parso cinquecentesco, decorato sobriamente con alcuni stucchi. Il Duomo è veramente pregevole; l'edificio è gotico, ovviamente di quel gotico italiano frenato nei suoi slanci dall'eredità classica, in mattoni rossi, con un bel campanile la cui forma ricorda, vagamente, il Torrazzo. Nel portale di ingresso è possibile ammirare una composizione sacra scultorea romanica; la facciata è traforata da varie aperture molto lavorate. All'interno il barocco ha fatto pochi danni ed è possibile ammirare alcuni affreschi, sparute testimonianze della decorazione interna, della fine del '300 inizi '400 (almeno così mi è parso) e alcuni quadri, non ché talune cappelle laterali, secentesche. Oltre al Duomo vi sono moltissime altre chiese meritorie di una visita. Non so esattamente cosa ci fosse a Crema, fatto sta che in Duomo c'era del personale Rai che aveva allestito varie luci per delle riprese e all'esterno del Duomo c'era una manifestazione di Anarchici (non so se connessa alla funzione religiosa, o per la visita di qualche "pezzo grosso", o era solo una manifestazione legata al 25 aprile che si svolgeva lì poiché lì c'è il comune...mah...); le forze dell'ordine erano in tenuta antisommossa e dato che non rientrava nei miei programmi essere coinvolto in qualche disordine non sono rimasto molto.
Probabilmente la città ha molto altro da offrire; da quello che ho visto però ci sono molte chiese visitabili, ma i palazzi gentilizi sono stati riconvertiti in condomini quindi si riesce solo a scorgerne il cortile interno e i prospetti che si affacciano in strada.
Ah! In Duomo uno della Rai, evidentemente per essere gentile, ha chiesto a un gruppo di persone, sedute dietro a uno degli allestimenti televisivi, cosa ci facessero lì, dicendo loro che da lì non avrebbero visto nulla e una signora gli ha risposto che a loro non importava "vedere", erano lì per assistere alla messa. Capisco la gentilezza, ma se sei in una Chiesa durante una funzione religiosa, si può convenire che le persone colà convenute vogliano assistere, primariamente, alla funzione...c'è ancora qualcuno che non cerca 15minuti di celebrità.

venerdì 23 aprile 2010

Santa Pazienza

Ebbene domani avrei dovuto andare in cerca di alcune cose per i miei, nella fattispecie un paio di casse più altri ciàpini ("piccole cose) varie, ma alla fine ho risolto rimediando il tutto un po' di qui e un po' di lì. Tutto sommato quindi avrei anche il pomeriggio libero, ma essendo che i miei da oggi traslano da un pc a un Mac, domani pomeriggio mi armerò di Santa Pazienza e spiegherò loro alcune cose fondamentali; molte cose sono identiche, ma altre no...se non c'è riuscita la Scheda del Male a mandarmi nei matti, le forze congiunte dei miei dovrebbero similmente fallire nell'impresa; almeno lo spero :asd:


Cremona

Stavolta non sono andato in visita di piacere, d'altronde la città l'ho già vista, ma ho accompagnato mio padre in una clinica perché deve fare un piccolo intervento e mi sono accorto che l'Augusto Genitore non è particolarmente "scuso" al volante. 

(Per "scuso", gergo dialettale, si definisce persona che abbozza le cose facendole grossolanamente, senza rifinirle)

Mia sorella me l'aveva già fatto notare, ma è difficile notare certe cose dato che non vado in macchina con lui da anni; ma mia sorella l'aveva notato anni fa...c'è poco da fare, lei è sempre più avanti, ma d'altronde è una donzella e non potrebbe essere altrimenti :)

giovedì 22 aprile 2010

Domande cretine

Commercialista: mi dovrebbe inviare la fattura n° "tale" perché mi manca

io: va bene...a chi è intestata?

Commercialista:...ehm...non l'ho...e...

io: mi scusi! ho fatto una domanda cretina...mi perdoni...

Commercialista: :D

...capita a tutti :asd:

Chiacchiere

Ieri sulla via del rilievo:

Collega: quindi tu fai anche gli esecutivi?

Io: così pare; anche se non è che io lo abbia voluto. La cosa poi che mi infastidisce è dover dire a ingegneri di quarant...ehm...sessant'anni, dato che quarant'anni ormai li ho io, che i pilastri davanti alle porte non vanno bene.

Non ostante gli anni che passano non c'è verso di ricordami quanti anni ho senza ricorrere a una sottrazione; sempre che mi ricordi correttamente la mia data di nascita ovvio :asd:

mercoledì 21 aprile 2010

Rilievo

Bhè...io pensavo di restare escluso dalla rete, tranne in taluni serali momenti, per tutta la settimana e invece, non ostante l'inizio infelice di questo post :asd:, come se le cose potessero essere anche vagamente correlate, ho già finito.
Dovrò probabilmente tornare a prendere alcune dimensioni e a controllare alcune cose, ma questo è normale.
Venerdì pomeriggio ho un altro rilievo, del quale mi stavo dimenticando, e così finisco tutto quello che devo fare mentre il capo è via.

lunedì 19 aprile 2010

Perso in Budellungo

Dato che da domani verrò risucchiato in un rilievo particolarmente lungo, di quattro fabbricati, non so se riuscirò a postare qualcosa prima di venerdì, così vi lascio con un brano degli Arcana :)
"Wings of Gabriel" - Arcana

domenica 18 aprile 2010

Sarzano di Casina






Il maniero non è mai stato particolarmente esteso, era fornito di una triplice cinta muraria, tre entrate e, prima dell'ultima cinta muraria, di un fossato del quale oggi rimangono solo poche vestigia. Ovviamente l'ho trovato chiuso, ma è aperto al pomeriggio. Delle due torri quella più grande era adibita, nel tempo e grazie alle sue dimensioni, anche ad abitazione, mentre la torre più alta e snella fungeva da ultimo baluardo difensivo. Mi ha incuriosito la presenza di coppie di monofore su ogni lato della torre più alta; non so dire se siano state o meno aggiunte posteriori, ma paiono, in qualche modo, fuori luogo...ma non so dire se siano originarie della costruzione del maniero o se si tratti di modifiche apportate successivamente.
Il maniero era un altro tassello del sistema difensivo degli Attoni che era formato non solo da castelli, più o meno ampi, ma anche da case torri e borghi fortificati.
Da Canossa si seguono le indicazioni per Casina e prima di giungere in paese c'è una strada sulla destra, molto ripida, che sale; dopo un inizio decisamente in salita, la pendenza si normalizza. L'auto la si lascia nel parcheggio, di terra battuta, e si prosegue a piedi per un tratto.
La salita al maniero non è faticosa

Votigno di Canossa







So che può sembrare ch'io abbia mischiato foto del Giappone con quelle di Votigno di Canossa, ma questo paesino, posto a pochi chilometri dal castello di Canossa, è chiamato anche "casa del Tibet".
Da Canossa si prende una mulattiera, asfaltata, ad una corsia, deformata, con numerose buche e che, almeno per un buon tratto, rampa con inclinazioni preoccupanti sul monte, che conduce a un parcheggio nel quale bisogna lasciare l'auto e poi proseguire a piedi. Nel borgo, davvero minuscolo, c'è una casa torre che nel tempo ha inglobato altre costruzioni e l'insieme degli edifici accoglie "la casa del Tibet" quello che, da ciò che ho capito, è, a tutti gli effetti, un monastero buddista piantato alle pendici dell'appenino reggiano.
Oggi a Votigno ha fatto tappa un corteo di auto storiche e ho fatto alcune foto.
Il posto mi ha incuriosito e dato che tornerò da quelle parti mi di fermerò più a lungo; ci sono arrivato tardi e sulla via di casa avevo ancora una tappa prima di una brevissima sosta a Parma...

Rossena e Rossenella








Il castello è ben conservato anche se all'interno non vi sono affreschi, tranne in una sala nella quale sono stati trovati degli affreschi del '500 raffiguranti le virtù teologali. L'arrivo al maniero avviene a piedi, ma si può lasciare l'auto ai piedi dell'ofiolite attorno al quale il castello si sviluppa. Risulta decisamente meglio conservato di Canossa in quanto Rossena era comunque un obbiettivo secondario di conquista, ciò non ostante il maniero risulta mutilo di un piano nel mastio, fatto esplodere dagli estensi che attaccarono Rossena dopo aver conquistato Rossenella.
La salita al maniero è decisamente più agevole rispetto a Canossa, la rampa di accesso è più morbida e vi sono due rampe di scale ripide per arrivare all'ingresso del castello. Nel castello c'è un ostello, per cui è possibile alloggiarvi; il posto meriterebbe solo per il panorama.
La torre di Rossenella, che è aperta nel pomeriggio e che io, essendo partito molto presto da casa, non ho potuto visitare, pare mutila di un piano. E' stata di recente restaurata ed aperta al pubblico; fungeva da torre di osservazione e di comunicazione con gli altri manieri degli Attoni sparsi nel territorio di Reggio Emilia e Parma (come ad esempio Guardasone...).
La visita al castello guidata e la guida è persona simpatica e dotata di una pazienza davvero notevole.
Un altro nido d'aquila della Grancontessa.

Canossa








Davvero Canossa non ha bisogno di presentazioni, anche se gli smottamenti, i bombardamenti dei Farnese nel XVI° secolo, non abbiano lasciato molto, a dir la verità poche mura e le rampe d'accesso al maniero, solo andandovi si può capire quale fosse la forza degli Attoni e come mai Matilde di Canossa abbia potuto tenere in scacco per tanto tempo l'Imperatore del Sacro Romano Impero, del quale era feudataria e cugina.
E' la seconda volta che vado a Canossa ed è sempre una splendida esperienza; non m stanco mai di inerpicarmi per la serpeggianti, quasi interminabili, rampe e perdermi nel panorama della sommità; la giornata poi, grazie ai Numi, era assolutamente ideale per fare foto o godersi la vista.
Bellissimo posto.

venerdì 16 aprile 2010

Musica fu

Quando Vento apparve in queste lande fu mia cura e premura rendergli il soggiorno il più odioso possibile, creandogli, oltre alle stupidaggini che poteva fare lui che contribuivano enormemente, un ambiente il più ostile possibile affinché se ne andasse via il prima possibile e gli passasse la voglia di tornare; per far questo tolsi la musica dallo studio.

Ognuno di noi aveva le sue cuffie e ascoltavo ciò che voleva, ma non Vento perché il suo pc venne misteriosamente privato delle capacità audio...si arrangiò in qualche modo, ma sempre tenendo molto basso e a spese sue.

Sicuramente non fu molto "buono" come comportamento, e nella vita futura, se c'è la reincarnazione, lo pagherò o comunque dovrò pagarlo in qualche modo ma va bene così, ma ha sortito gli effetti desiderati; Vento detestava venire qui, d'altronde data la sua pochezza non passava giorno senza che non venisse rimproverato per la sua dabbenaggine...per non dire di peggio. So che poi, quando ha iniziato a sbadilare col padre, ha ritenuto persino preferibile tornare qui; ma fortunatamente non è più riapparso.

Oggi ho deciso di riportare la musica comune in studio e ho optato per Radio Paradise; si tratta di una radio californiana dove fanno di tutto un po', ma se non dovesse piacere le mie colleghe possono cambiare e mettere dove vogliono, perché a me serve giusto come sottofondo e mi aiuta a produrre meglio.

Grandi manovre

Ieri, o l'altro ieri...uhm...forse mercoledì...si...mercoledì.

Ripartiamo :asd:

Mercoledì ho spostato una scrivania in studio e rivoluzionato un po' di cose perché una mia collega aveva sempre il riflesso del velux sul monitor ed io, che sono una brava persona, ho spostato tavolo, pc, stampanti, fax e quant'altro. Nello spostare il fax ho avuto un'idea geniale; sostituire il cavo della linea, messo insieme con un paio di cavi, con un unico filo. L'idea geniale si è rivelata una clamorosa scempiaggine e, armato di forbice, ho anche tagliato dei pezzi aggravando notevolmente la stupidaggine commessa. Sino a ieri avevamo il fax in bagno...

Stamane ho preso 10metri meravigliosi di cavo e finalmente il fax ha lasciato la convivenza con lo sciacquone :asd:

mercoledì 14 aprile 2010

Al telefono

Altro: mi dà la lunghezza e larghezza del tetto?

io: la lunghezza e 100; e per la larghezza le dò solo una falda in quanto il tetto è inclinato giusto?

Altro: si...si...

io: 25

Altro: e quindi dalla punta al basso è 25 diviso 2?

io: no...25 è una falda, ovvero dalla "punta al basso"

Altro: e di là?

io: bhè...il tetto è a due falde e di là è speculare

Altro: aahh...ovvero?

io: -__-' ...è la stessa roba...

Altro: ah! ho capito...grazie

Terzo giorno; Nona

E' il titolo di un capitolo de "Il Nome della Rosa", romanzo che non necessita di presentazioni, che sto leggendo, registrandomi, in modo che un mio amico anglofono possa sentire, non ostante la "r", l'italica pronuncia e fare così esercizio (leggiamo capitoli alterni, così può anche ascoltarsi e correggersi, eventualmente, da solo).

Questo capitolo deve essere stato maledetto da un qualche potente Nume per cui ho dovuto registrarlo uno sproposito di volte:

- la prima volta è stato domenica ma ho inanellato, forse per la stanchezza, un numero impressionante di tentennamenti, tartagliamenti e papere; era francamente inascoltabile e così l'ho buttato

-la seconda volta mi si è addirittura piantato il Mac! Non mi è mai successo da quando, quasi due anni ormai, ce l'ho; per cui la lettura, che per inciso mi porta via circa mezz'ora alla volta, è andata perduta

-la terza volta è impazzito il programma che non salvava più i file come volevo io, ma si piantava ogni volta chiudendosi nel mezzo del salvataggio, così ho buttato il programma, l'ho riscaricato e installato nuovamente

-la quarta volta sono riuscito a registrami ma il file salvato aveva una dimensione improponibile, così ho cercato di alleggerirlo, ma ne ho compromesso la comprensibilità audio...insomma ho fatto una vaccata :asd:

-la quinta volta mi sono registrato dividendo il capitolo in tre parti e finalmente ho prodotto un file decente, con un peso non eccessivo e una lettura tutto sommato pulita.

E' stato un vero parto!

Ah! A proposito di partenze; la Vento Famiglia, dopo diciotto anni, si è finalmente trasferita; non sentirò più contraerea mattutina che abbatte Santi e Madonne, lanciandosi anche nomi gli uni nei confronti degli altri, alla domenica e in ogni altro momento della settimana. Dovrò sacrificare un po' di incenso a qualche Nume tutelare :)

domenica 11 aprile 2010

SEnza titolo


...perché almeno uno dei miei cinque manzoniani lettori riconoscerà il posto e apprezzerà :)

Bianello









Una volta giunti a Quattrocastella, in provincia di Reggio Emilia, si può godere della visita al castello matildico, anche se dell'epoca di Matilde di Canossa grancontessa di "tuscia per grazia di Dio se ella è qualche cosa", rimangono solo le fondamenta.
In una stanza c'è un dipinto murario, probabilmente del '400, raffigurante Matilde; e non è cosa frequente, tutt'altro.
Bisogna lasciare l'auto ai piedi della collina, dalla chiesa o nei pressi, e poi salire a piedi, poiché il castello si trova in una riserva naturale all'interno della quale è proibito l'ingresso dei mezzi a motore, e dopo una camminata in salita di circa venti minuti in salita s arriva alla porta del maniero.
IL castello è sempre stato abitato, la visita è guidata e le guide sono molto preparate e simpatiche; ovviamente all'interno non si possono fare foto.
Ciò che più mi ha colpito non è stato Bianello in sé, che pure è ammirevole e meritevole, ma il parco che, coi suoi sentieri, permette di vedere le rovine dei manieri di Monte Zane, Monte Lucio e Monte Vetro.
Quattrocastella infatti è attorniato da quattro manieri: quelli sui monti Lucio e Zane sono ridotti a ruderi, monconi di torri o di mura, unghie murarie protese verso il cielo; di quello su Monte Vetro rimane, ignoro se visitabile o meno, la cappella del borgo che attorniava il maniero; l'unico rimasto integro, pur con vari rimaneggiamenti e modifiche, è stato quello di Bianello che nel tempo è sempre stato abitato.
Il Parco merita sicuramente una visita molto più approfndita; aspetterò qualche tempo e poi farò a piedi tutti i vari sentieri.