domenica 31 gennaio 2010

Stamane

Ieri avevo pensato di andare al Palazzo del Governatore di Parma a vedere una mostra sul '900, approfittando del fatto avrei anche guardato il Palazzo in sè...ma nevica.
MI sono appena svegliato, dopo essere andato a letto alle 5:00, no molto tempo fa insomma, ma non ho alcuna voglia di tornare a letto, quindi credo che andrò a camminare, una lunga camminata, nella neve :)

venerdì 29 gennaio 2010

Stamane

Questo è il cielo di stamane :)

In aggiunta la porta del condominio ove è situato lo studio nel quale lavoro, porta che deve riportare da qualche parte una dicitura "made in albania", si è bloccata; siamo rimasti chiusi fuori ad aspettare per mezz'ora al gelo che il provvidenziale fabbro, che il Signore lo benedica, aprisse quel brutto canchero di porta. Come minimo l'impresario edile ha raffazzonato la porta con qualche elemento di scarto di altri infissi per pagare meno; la serratura si è rotta almeno sei volte da quando siamo qua e la maniglia è stata cambiata tre volte...e se la buttassimo? mettiamoci una porta modello "Rura Penthe"; una bella tenda di perline...sarà sicuramente migliore di quella che abbiamo ora :asd:

giovedì 28 gennaio 2010

Brivido

Venti minuti fa ha suonato Vento chiedendo del capo; che stia per tornare e sia finita la pacchia?

Altri cementi armati

Un po' di cronistoria altrimenti non si capisce il perché del mio lai.

- Inviai a uno studio tecnico i miei disegni affinché potessero calcolarne le strutture, nel frattempo l'impresa esecutrice, senza disegni, eseguì le strutture.

-L'impresa esecutrice, in seguito, mi portò un rilievo, da lei eseguito, delle strutture che io usai per fare gli esecutivi, nel frattempo, in modo insistente, telefonai allo studio tecnico per avere i cementi armati.

-Dopo tre mesi finalmente lo studio mi inviò i cementi armati e li inviò anche all'impresa esecutrice, che nel frattempo aveva già ultimato tutte le strutture portanti.

-Una volta disegnati gli esecutivi li sovrapposi alla concessione edilizia e scoprii che la casa era più grande, non di molto ma più grande, rispetto al concessionato e lo feci notare immediatamente al Capo.

Oggi l'impresario arriva e si lamenta del fatto che gli esecutivi non sono conformi alla concessione: MA DAVVERO??? NON DIRMI??? MA PENSA UN PO'!!!! chissà come mai...e la cosa simpatica è che dovrebbe essere anche colpa mia, perché sono chiaramente stato io a fare le strutture portanti a sentimento! non ho parole...li ho seppelliti sotto montagne di carte e hanno cambiato argomento; vorrei ben vedere...Santi Numi!

mercoledì 27 gennaio 2010

Vita d'ufficio

Suona il telefono

Io: Studio Pinco?

Pallino: Salve sono il signor Pallino, cerco il Capo

Io: il Capo non c'è, provi a chiamarlo sul cellulare oppure domani

Pallino: non mi risponde sul cellulare...non è che può provare lei a contattarlo?

Io: Guardi; io devo comunque chiamarlo sul cellulare e non è detto che mi risponda....

Pallino:...ah...pensavo che magari avevate un altro modo...

Io: ehm...no

Dite che avrei dovuto anche spiegargli che non sono ancora telepate, neppure a contatto? Come diamine pensava che avrei potuto contattare il capo...forse pensava avessi un numero segreto, o una "linea rossa"...mah...

Neve


Forse non è stata la cosa più saggia prendere su l'auto per andare al corso ieri, ma l'ho lasciata in pianura, ben prima della collina sulla cima della quale vi è l'aula parrocchiale sede del corso di anglico, e così non ho avuto problemi. Al rientro ho tentato, con scarsissima convinzione, di rampare su per la salita di casa, ma dato che l'auto non è arrivata neppure a un quarto del tragitto, sono sceso e ho montato le catene...

Quest'anno è nevicato molto e hanno previsto il ritorno delle temperature polari, ma d'altronde questi sono i giorni della merla :)

martedì 26 gennaio 2010

Traduzione e erre moscia

Oggi dovrei finalmente finire i particolari esecutivi di una scala metallica, non è da molto che ci sono a dietro, ma è da una vita che devo finirla perché, come è uso, si sono succedute montagne di lavori sempre più urgenti che hanno fatto notevolmente arretrare questa povera scaletta.

Una volta terminata dovrò iniziare a tradurre, dall'italiano all'inglese, una ventina di tavole di esecutivi. Fortunatamente moltissime scritte si ripetono uguali da una tavola all'altra, il più delle volte trattasi di semplici parole che posso ricercare all'uopo sul dizionario, qualora non ne ricordassi il corrispettivo anglico, ma poi vi sono alcune frasi che dovrò comunque far correggere; le frasi saranno la parte più divertente, inanellerò una sequenza terrificante di errori :asd:

Ieri sera ho fatto due chiacchiere con un amico anglofono e mi sono sentito un po' idiota; studia italiano da tre anni, se ricordo bene, e ha una "erre" davvero impressionante, non si direbbe neppure che abbia iniziato ad arrotarla da così poco tempo. Io ho fatto sei anni in quel di Parma, sebbene le erre parmense abbia poi peculiarità proprie, non faccio altro che sentire gente che arrota la erre, alla televisione, nei telegiornali o semplicemente al telefono, ma sono assolutamente incapace di pronunciare una erre, come l'italiano standard vorrebbe, senza suonare artificiale, o senza inciampare in quelle parole zeppe di erre e consonanti...le rare volte che provo ad abbandonare la mia erre moscia non riesco neppure a produrre suoni distintivi tra la doppia e la singola. Mia sorella, che pure ha fatto le scuole superiori qui in paese, dove la regola è la erre in cantina, ha perso la sua pronuncia di paese nel primo anno di scuola...

Sono affezionato alla mia erre moscia, ci frequentiamo da più di trent'anni, ma questa vicenda mi ha colpito; probabilmente devo ritenere la mia erre una segno distintivo, d'altronde non potrebbe essere diversamente in un paese nel quale roncoloresti (neologismo per intendere "prendere a roncolate qualcuno" ovvero picchiarlo con la roncola) volentieri tutti quelli che ti spingono a declamare di "ramarri marroni" solo per farsi due risate...ricordo che alcuni di questi simpatici individui usavano sempre e comunque la "e" aperta, come se fosse accentata, anche in quei casi nei quali l'accento la "e" non doveva vederlo manco dipinto; quando si dice "il bue che dà del cornuto all'asino" :asd:

domenica 24 gennaio 2010

Palazzo Farnese, Rocca Viscontea (Piacenza)




Il Palazzo ha questo aspetto incompiuto, proprio perché la famiglia Farnese non lo completerà mai e quindi la struttura farnesiana, davvero molto imponente, si affianca in modo continuativo, alla cittadella viscontea, col risultato che l'unica cesura tra i due corpi di fabbrica risulta essere lo stile nel quale sono stati costruiti e la loro funzione.
Dopo vari passaggi e vicende alterne il Palazzo oggi è una imponente e ricca sede museale che ospita pezzi pregiatissimi, tra cui un tondo del Botticelli, di pregevolissima fattura, e il celeberrimo fegato utilizzato dagli Aruspici etruschi per trarre vaticini; devo dire che questo fegato mi ha colpito, è piccolo, sta comodamente nel palmo di una mano, ed è fitto di isrcizioni, segni, quasi fosse una sorta di compendio divinatorio.
Purtroppo non sono riuscito a visitare completamente il museo, è davvero troppo vasto, ma la collezione di Carrozze e le altre sale che ho visto meritano una sosta più approfondita.
Il museo archeologico ospita alcune tombe, punte di freccia, pietre scheggiate, vasellame e monili vari in rame e mi ha fatto scoprire una località che dovrò andare a visitare: Pietra Perducca che, insieme a Montechiaro, sarà meta di una prossima gita fuori porta appena il tempo marzolino me lo permetterà.
Con l'inverno e il rischio neve preferisco stare in pianura.
Ho anche scoperto che nei pressi della Pietra di Bismantova si trova una necropoli villanoviana!
Sostanzialmente ho appena iniziato a scoprire Piacenza e sinora devo dire che si tratta di una piacevolissima scoperta; se passate di là non snobbatela ma fermatevi, so che non ne resterete delusi.
Ho anche scoperto che Pavia dista da qua poco più di 100km, 65km da Piacenza, quindi a una distanza più che buona per essere meta di una gita fuori porta :)

Ex Chiesa di San Vincenzo, oggi Galleria dei Teatini (Piacenza)






mercoledì 20 gennaio 2010

Padawan e Scheda del Male

Presto avremo a bordo un nuovo giovane Padawan; personalmente spero che questa volta ci venga fornito con neuroni, sinapsi e l'occorrente per fare funzionare il cervello...quello precedente era decisamente difettoso.

Da oggi rimetto mano alla Scheda del Male perché, chiaramente, sono cambiate alcune cose; abbiamo scoperto alcune interessanti magagne catastali e quindi il disegno va risistemato. Dall'Ufficio Tecnico però mi hanno detto che posso destinare un'area a I/2 e questo è buono, perchè mi permette di ridistribuire G ed E e recuperare dei metri che, a causa delle scoperte di cui sopra, sarebbero venuti a mancare.

martedì 19 gennaio 2010

Vita d'ufficio

Stamane il Viscido, del quale ho già parlato, è entrato in studio perchè non gli tornava un rapporto di illuminazione in una stanza dopo che questa era stata allargata a seguito di una variante; è architetto anche lui e probabilmente questo rapporto di illuminazione non tornava neppure prima...altri tempi.

Comunque i tecnici del comune gli hanno detto di provare il "metodo A dei requisiti cogenti" che calcola il "fattore medio di luce diurna" che prevede il calcolo di svariati parametri da dare in pasto a una formula; il metodo è un po' lungo, non particolarmente semplice, ma neppure impossibile da capire.

Gli ho detto di guardare sui requisiti cogenti e vista la sua perplessità gli ho mostrato il fascicolo e gli ho detto che bastava seguire le istruzioni, ma lui ha chiesto: "li calcola la tua collega di solito i rapporti di illuminazione?". Gli ho dovuto dire che il più delle volte ci pensa la mia collega, ma quel particolare metodo l'ho usato sempre io.

Morale; gli ho calcolato il fattore medio di luce, mi manca solo un parametro e ho finito.

Questo però vuol dire che il somaro in questione non ha i requisiti cogenti e non li ha neppure mai guardati di striscio, considerato che sono obbligatori da almeno tre o quattro anni mi chiedo cosa abbia usato sinora per progettare; il bugiardino dell'aspirina? la ricetta della pasta sfoglia? e se gli avessero detto di usare il "metodo C" che contempla anche riflessioni interne ed esterne, pareti, pavimenti, e la componente cielo? si sparava?...mah...per fortuna che è laureato

Nipote

Ieri mio nipote ha volontariamente ascoltato Kate Bush dichiarando che ciò che ascoltava era di suo gradimento; che i maligni sappiano che non l'ho obbligato ad ascoltarla, né ho fatto martellante e asfissiante opera di convincimento.

Ha fatto tutto da solo e la cosa non può che farmi piacere.

Purtroppo oggi non riesco a scrivere più di tanto, sono da solo in studio e ho mille cose da fare, tra cui un rapporto di illuminazione con il metodo A desunto dai requisiti cogenti; un metodo che prevede il calcolo di vari coefficienti...un po' complesso.

Vi lascio...

lunedì 18 gennaio 2010

Bibliodipendenza

Dovrebbe essere una dipendenza riconosciuta: leggere è come una droga che funziona a fasi alterne, ma che comunque lascia la compulsione a comprare sempre più libri.

Il compratore compulsivo di libri, ed è il mio caso, continua a comprarne anche se sa di averne in casa talmente tanti da compromettere la portata dei solai (a questo non sono ancora arrivato, ma mi sto impegnando :asd:); è come chi ha fatto la fame una volta e non vuole rischiare di restare senza cibo in casa.

Mia madre mi racconta che mia nonna materna teneva una scatola di saponette, sempre ricolma, sotto al letto, perché durante la seconda guerra mondiale il sapone non si trovava facilmente e non voleva mai più restare senza; il meccanismo è lo stesso.

Oggi, facendo una media coi libri non ancora iniziati, stando ad anobii, mi sono reso conto di avere da leggere per almeno 12anni...questo ovviamente non mi fermerà dal prendere altri libri perché, per parafrasare la Yourcenar, "comprare libri è come costruire granai in previsione di tempi di carestia"

Avatar

Finalmente ieri sera l'ho visto nella sala cinematografica del mio paese; senza 3D, senza IMAX, in Italia esiste una sola sala nella quale tra l'altro non proiettano neppure film, e con un sestetto di idioti col botto, tutti adulti, che hanno pensato bene di commentare le scene che più mettevano loro paura o imbarazza; come all'asilo insomma.

A parte questo il film mi è piaciuto; è sicuramente una favola ecologista, il tema di Gaia è sviluppato alle estreme conseguenze, e la trama è lineare, ma proprio perché lineare veicola con più efficacia i concetti della quale è portatrice.

Ci si dimentica, dopo il primo impatto, che si guarda delle digitalizzazioni degli attori i quali, a mio avviso, sono davvero molto bravi.

Un buon film; sono uscito soddisfatto dalla sala cinematografica e spero di poterlo vedere in 3D questa domenica...

venerdì 15 gennaio 2010

Avatar

Lunedì ho prenotato i biglietti per andarlo a vedere e oggi, alle 20:00, sono andato al cinema di Parma per vederlo; m'è parso tutto molto nero e molto animoso, più che animato, ma forse è stata tutta colpa del black-out che ha colpito la sala cinematografica, sospendendo tutte le proiezioni in corso e cancellando tutte quelle della serata.
Tenterò di vederlo domenica prossima sfruttando il biglietto già pagato che fungerà da buono, ma andrò sicuramente questa domenica al cinema paesano; tanto per essere sicuro di vederlo.
Probabilmente il destino vuol dirmi qualcosa e se questo è vero, per citare Giuda che era presente, ci sta semplicemente dicendo che ha un forte senso dell'umorismo e non ha paura di usarlo :asd:

"Cranford" e altro

Attualmente sto guardando, dopo aver esaurito "The Big Bang Theory", ora sono in attesa del nuovo episodio, questa serie della BBC; ovviamente comprata in UK in dvd poiché, purtroppo, non posso vedere in streaming le trasmissioni BBC.

La serie si base su dei romanza scritti da Elizabeth Gaskell, i dvd erano in un simpatico cofanetto contenente le tre serie che la BBC ha tratto da alcuni romanzi di questa autrice, e devo dire che all'inizio l'eccessiva ambientazione bucolica mi ha dato un po' fastidio; mi sembrava il tutto come un "villaggio felice" e questo toglieva alla serie una certa verosimiglianza aristotelica.

Già dalla seconda puntata, ebbene si...mi ero fermato alla prima puntata vinto da tanta agreste perfezione, le cose sono cambiate ed ora la serie mi sta decisamente prendendo; certo mi mancano giusto tre puntate e poi l'ho finita, ma devo dire che sono molto contento di averla presa.

- Stasera andrò a vedere "Avatar", penso di aver già espresso le mie iniziali perplessità e stasera saprò se queste troveranno o meno fondamento.

- Ho anche iniziato a leggere "julie e julia", anche se, purtroppo, non ho visto il film con Meryl Streep, una delle mie attrici preferite; sinora ne ho letto poche pagine, una ventina forse, ma devo dire che al momento mi sta coinvolgendo.

giovedì 14 gennaio 2010

ore 4:51

Stanotte alle 4:51 mi sono svegliato e, senza occhiali e con i neuroni ancora indaffarati in altro, ho guardato l'ora e al principio ho visto il profilo nero della Monumet Valley su uno sfondo rosso acceso (la mia sveglia ha i numeri rossi su fondo nero); poi ho interpretato correttamente ciò che ho visto, ma questo mi ha fatto pensare che a volte la miopia ha i suoi lati positivi :)

mercoledì 13 gennaio 2010

Rubriche telefoniche

In era pre-Vento e pre-Smadonnatrice in studio comparve un quaderno rosso nel quale la mia collega segnò svariati numeri di telefono.
Quando poi giunse la Smadonnatrice iniziò a manipolare questo quaderno per consultarlo e col tempo il miserrimo inziò a perdere le pagine e comparvero su di esso strisce e strisce di scotch per rappezzarlo.
La Smadonnatrice, essendo che aveva conciato il "Quaderno rosso" come un reduce della Guerra Punica dopo che un reggimento di elefanti gli è camminato sopra, pensò di dotarsi di un "Quaderno blu" il quale iniziò subito a fregiarsi di pieghe strane, orecchie nelle pagine; insomma la sua integrità strutturale iniziò subito a essere compromessa.
Giunse poi Vento il quale, con la delicatezza che lo contraddistingue, assestò ai poveri Quaderni il colpo di grazia; oggi i tapini perdono le pagine, la copertina è attaccata al resto del corpo attraverso brandelli di carta, si sono moltiplicate le strisce di scotch e, cosa peggiore, si è depositata sulla superficie plastificata delle copertine una patina grassa di unto, della cui provenienza preferiamo rimanere all'oscuro, che li rende inavvicinabili.
Ho deciso di ricopiare i numeri di telefono in essi contenuti e poi di buttarli affinché vengano riciclati; la copertina sono ancora indeciso se metterla nell'indifferenziato, o nell'umido in virtù della patina sopra menzionata...
Presto mi dedicherò alla disinfestazione del Vento-pc; ho due pc traumatizzati, poverini, spero di poterli recuperare...

i pnaumatici della Polideuce-mobile

Ieri sera andando all'anglico corso ho notato che la mia scatoletta era più "ballerina" del normale; aveva, insomma, una andatura decisamente allegra e una tenuta di strada pari solo a chi abbia ingollato litri di vino.

Così stamane l'ho portata dal gommista e questo è stato il responso inerente la pressione delle ruote: 1,5; 1,7; 2,1 e 2,3.

Nessuna meraviglia quindi che avesse una andatura erratica; ora le gomme hanno la stessa pressione :)

All'anglico corso e Vento

Ieri sera la nostra insegnante ci ha fatto sorteggiare delle frasi che descrivevano alcuni eventi e noi dovevamo dire, in anglico ovvio, se questi potevano o meno avverarsi nella nostra vita.

Ecco quindi l'elenco, in vero breve, di quello che ho pescato:

-sposarmi più di una volta; le probabilità sono più che remote...

-comparire in un programma tv; che il Cielo me ne liberi

-imparare a far volare un aereo; perchè no? in fondo non ho quasi più le vertigini

-lavorare in una nazione anglofona; se capitasse l'occasione non direi di no, ma dubito che l'evento possa avverarsi;

-andare in Australia o Nuova Zelanda; sinora quello che ferma dall'andarci sono il viaggio infinito e la scarsezza di pecunia, ma non lo escludo come viaggio. Se mai dovessi andare mi è stato detto che devo tornare con un tatuaggio...mah...

-campare cent'anni; lo spero vivamente

Per quanto concerne Vento da oggi non infesta più questo studio, è stato spedito in un altro studio della provincia sino alla fine del suo inutile praticantato; purtroppo non so se tornerà o meno indietro.

Dato che non brilla per acume è probabile che lo studio dove è ora lo caccino fuori dopo due settimane, il che lo riporterebbe qui, inoltre dopo che avrà fallito l'esame di stato sarà ancora una mina vagante...temo di non essermene liberato.

Mi godo questi sereni momenti di tranquillità e nel frattempo smantello, elimino, detergo ogni possibile sua traccia aiutato dalle mie colleghe; sarà come se non fosse mai stato qui :asd:

martedì 12 gennaio 2010

Vento e i virus

Io: lascia andare la scansione Vento perché ti sei preso un virus

Vento: ma come mai si è formato questo virus?

Io: i virus Vento non si "formano" per alchemico amalgama, ma si prendono...

Sogni

Stanotte ho sognato che avevo imparato a suonare la cornamusa, non era una zampogna, anche se a tratti lo sembrava, ma proprio una cornamusa come ce la possiamo immaginare noi profani che non capiamo le differenze tra un tipo e l'altro di questo strumento.

Ho anche sognato di entrare in un negozio per comprare il nuovo film di Star Trek e l'edizione aggiornata de "La fisica di Star Trek", che tra l'altro ho visto in libreria in edizione economica poco tempo fa e questo mi fa pensare che "aggiornata" possa non essere più adeguato; ma questo temo sia dovuto ad una sovraesposizione a "the big bang theory".

L'ultima parte del sogno è avvenuta in francese, chiaramente un grammelot data la mia scarsissima conoscenza di questa lingua; era ambientata in una libreria, ok...forse frequento un po' troppe librerie :asd:, e mi parve una di quelle commedie romantiche francesi di un certo spessore, lette più che viste al cinema. Chiaramente quest'ultima parte del sogno è da ascrivere alla mia ultima letture: "la lettrice" di Anne François, un libro sulla lettura e sui piaceri ad essa connessi. L'ho iniziato ieri e mi sono trovato a sorridere leggendo delle cose che faccio anche io e a inorridire, pur capendo, di cose che invece io non potrei mai fare ai libri...

lunedì 11 gennaio 2010

l'Audi del Capo

Oggi ho guidato l'auto del capo, l'avevo già presa su molti anni fa, per andare a fare un rilievo.

Il Capo ha un'Audi modello transatlantico e quando mi ha dato le chiavi si è premurato di chiedermi se me la sentivo di guidarla, la polideuce-mobile è a confronto una scatoletta di tonno, e gli ho detto che ho guidato il furgone di mio padre, un fiat Ducato, e che la sua auto non poteva essere più grande.

Meno male che sono povero così non devo prendere auto da soldi; è scomoda.

Riesci a guidarla solo se hai le gambe lunghe, altrimenti ti ritrovi il volante sugli zebedei, le chiappe sono a filo strada, a livello delle gomme per intenderci, così per uscire l'unica soluzione è rotolare sgraziatamente fuori dall'abitacolo...detesto le auto basse

domenica 10 gennaio 2010

Di ritorno da Zibramonda

Ieri sera sono andato in quel di Zibramonda a cena fuori; come sempre era tutto buonissimo, la compagnia ottima e sono stato decisamente bene.
Sulla via del ritorno uscendo dalla tangenziale di Parma, per immettermi in via Emilia, c'era qualcosa di vischioso sulla strada, non so se ghiaccio o olio o che, fatto sta che mentre io giravo a destra l'auto andava un po' per i cavoli propri e quindi ho dovuto controsterzare e sperare nel Santo che mi protegge :asd:.
Alla fine nulla è accaduto, ma questo mi ha fatto pensare a un indispensabile accessorio da installare sulla polideuce-mobile visto in una puntata di "Goodnes gracious me": il pratico altarino hindu che compare in caso di pericolo :asd:

venerdì 8 gennaio 2010

Le scoperte del venerdì sera

Una delle cose belle da scoprire il venerdì sera alle 18:30 è un errore di inserimento in mappa di un fabbricato che dovrà essere ampliato; nella realtà la proprietà è decisamente più grande di quanto appare nelle mappe catastali e, a meno che non compaia un Miracoloso Frazionamento, tutto questo si traduce in una bella rogna che si avvale anche del premio Tempismo; la pratica deve essere consegnata per la metà del mese.

Mancano solo venti minuti; ce la posso fare...

Il gmail tempo

La casella di gmail consente di avere come sfondo la situazione meteorologica della zona di residenza, e credo che questo lo sapessimo tutti, ma quello che oggi ho notato è che in genere la fotografia della situazione meteorologica è esatta quanto un congiuntivo governativo, o una frase di Vento :asd:

Stamane quando sono arrivato stava nevicando e gmail sosteneva che ci fosse vagamente nuvolo, ora piove, non proprio a dirotto, ma di certo Giove Pluvio ci omaggia coi suoi doni, ma gmail sostiene che ci sia il sole. Capisco che i dati siano pescati da un qualche centro meteorologico statunitense nel quale nessuno ha mai sentito neppure vagamente parlare del paese dove abito, ma questo fatto stamane mi ha fatto sorridere; ne avevo bisogno anche perché mentre ero per strada per raggiungere lo studio ho incrociato, con quella sua andatura da boa di segnalazione da rottamare, la Cosa che se ne andava in libertà verso la stazione.

giovedì 7 gennaio 2010

Malefica Scheda

Capo: vabbè...cediamogliene di più di verde, ma non toccare più i disegni

io: non posso; devo cedere l'esatto quantitativo specificato

Capo: perché? sono più contenti se gliene diamo di più

io:loro si, ma visto che i valori sono interdipendenti se cedo di più di uno, devo cedere più degli altri e prima che me ne renda conto mi ritroverò in trincea come se fosse il '15-'18. Il meccanismo della Alleanze è stato pedissequamente ripreso in questa Scheda

Capo: '-__-

le Vento scoperte

Vento: conosci qualcuno che affitti un appartamento a Parma per 200euro?

io: forse ti affittano una cantina di tre metri quadri per quella cifra...

Vento:...ho un amico che ne paga 400 per un bilocale; è cara Parma...

io: non è da oggi che Parma è cara e il tuo amico deve ringraziare che paga così poco; ma in che mondo vivi Vento?

di nuovo la Scheda del Male

Ovviamente stamane come sono rientrato, dopo essermi occupato della raccolta della carta da mettere fuori, oggi passano a ritirarla, ho iniziato con la Scheda. Questa volta si è trattato di una tabella con i millesimi di proprietà, nulla di particolarmente complesso; in compenso sto per occuparmi di un aspetto catastale che io e la mia collega avevamo liquidato in modo un po' sbrigativo, ma dato che prevenire è meglio che curare, preferisco indagare un po' più addentro la materia nella speranza di non avere brutte sorprese.

Stamane sono senza iPod; l'ho caricato, ma dato che sono sveglio come un blocco di travertino, l'ho lasciato acceso...pazienza.

Oggi è una splendida giornata ed è un vero peccato doverla passare in studio; spero che il tempo regga anche per il week end, così magari vado da qualche parte.

Aggiornamento: nessuna sorpresa catastale, meglio così. Forse da lunedì Vento ci lascerà, speriamo a tempo indeterminato, così finalmente smetteremo di fare e rifare sempre le solite cose...non ho alcuna voglia di stare qua dentro oggi

martedì 5 gennaio 2010

Dio benedica la Befana

Ebbene oggi è martedì e devo dire che sono il consueto rottame; non ch'io abbia fatto più tardi del solito ieri, ma devo riabituarmi ai ritmi lavorativi dopo aver poltrito per una settimana, o poco più, lavorativa.

Fortunatamente domani si sta a casa e dormirò almeno sino al levare del sole, poi devo smontare il Natale; riporre le luci, magari nello stesso posto, togliere il presepe, staccare la ghirlanda, fintissima e di plastica, davanti la porta di casa e via discorrendo.

Al pomeriggio probabilmente andrò da mia sorella così sento a che punto è col trasloco :)

Poco prima di Natale ho comprato una Stella di Natale, in uno di quei banchetti di beneficenza, e prima della fine dell'anno ha anche preso freddo col risultato che ora non ha quasi più foglie verdi; ora è in camera mia, la stanza più calda della casa, coccolata ed accudita e spero che tenga il più a lungo possibile e magari si riprenda pure.

Torno alle mie faccende e alla benedetta Scheda del Male

domenica 3 gennaio 2010

Si riprende

Ebbene si; da domani le vacanze sono finite.
Non mi dispiace tornare a lavorare, quello che mi angustia è il tornare a pugnare con la Scheda del Male e i suoi mille mila parametri di cessioni. L'aver capito il meccanismo che la regola un po' mi ha aiutato, pur essendo la scoperta un po' agghiacciante, a non dimenticarla e quindi domani non dovrò affrontare una lungo e noioso processo di frequentazione della Scheda prima di far riaffiorare i ricordi.
Dovete sapere che molto tempo fa, quando prendemmo l'incarico, ci fu detto che il parametri G e il parametro I avevano lo stesso valore e questo ci venne fornito come verità dogmatica di fede, come se professare questa credenza fosse condizione imprescindibile per avvicinarsi alla Scheda; ci era stato parlato di una Convenzione, un atto notorio stipulato tra le parti, tra il Comune e la Committenza, nella quale venivano elencati i valori dei parametri citati dalla Scheda del Male, ma di questa fantomatica Convenzione noi non vedemmo mai neppure l'ombra.
Prima di andare in vacanza, grazie all'ausilio fornitomi da una funzionaria comunale competente e gentile, ho finalmente scoperto l'arcano; non si trattava di una convenzione ma di una "interpretazione autentica", fornita dal Comune, riguardo a come calcolare G e che forniva, per fugare ogni dubbio, una tabella coi valori minimi di questo parametro da rispettare.
Il Comune è dovuto ricorrere a questo strumento perché Schede Norma sono scritte in un burocratese strette di difficile, ma sicuramente arbitraria, interpretazione.
Una volta ottenuto G, facendo una equivalenza è stato possibile trovare I e quindi finalmente ho capito cosa diavolo volesse da me la Scheda; ora, da quel che mi ricordo, mi mancano solo 400mq di cessione...
Ma cosa sono I e G? ma naturalmente fanno parte, insieme ad E, delle cessioni verde pubblico: verde pubblico di cessione, ulteriori dotazioni di verde, verde attrezzato, verde aggregabile e altro verde ancora, perché invece di mettere una simpatica percentuale sulla superficie fondiaria, il Comune pensò bene di stilare un elenco di parametri interdipendenti nel tentativo, forse, di spedire in analisi il più alto numero di tecnici professionali.