martedì 30 giugno 2009

Letture

...non sto leggendo un nuovo imbarazzante libro della Meyer, anche se presto lo farò, ma sto andando avanti con la lettura di "La scoperta di Dio", e questa spiega anche il perchè di un po' di pensieri in corso, si tratta di un saggio davvero interessante sulla religione che ribalta molte delle teorie che conoscevo in merito.

L'autore si chiede come mai in una disciplina come la sociologia della religione il presupossto dal quale partire sia sempre un punto di vista ateo, la faccio breve; nel volume esamina le varie religioni in modo "politicamente scorretto" (deo gratias), e non risparmia sarcarsmo a chi interpreta freudianamente il fenomeno "religione".

Ho letto un bell'articolo di Introvigne su questo libro dopo che lo avevo comprato e devo dire che sinora la lettura mi dà delle soddisfazioni; non so esattamente quanto sia "cristiano" l'autore, che è americano e quindi non necessariamente cattolico, ma sono contento che dia un opinione, condivisibile o meno poco importa, e che non dica ogni riga che le forme religiose sono tutte equiparabili e quindi interscambiabili...detesto il "politicamente corretto".

Vi dirò cosa riesco a trarre, se in tempi brevi o dopo lunga metabolizzazione, da questa lettura; per il momento vi lascio il link all'articolo di Introvigne

lunedì 29 giugno 2009

Momenti

La domenica in genere è il giorno della settimana che mi rende più cogitabondo, se non riesco ad andare da qualche parte...e non è detto che "l'andare" funga da deterrente; qualunque attività domenicali mi inventi non è mai sufficiente a impedirmi di divagare con la mente e, dato che la lingua batte ove il dente duole, alla fine torno sempre sui quesiti esistenziali.

E' come girare a vuoto; mi pongo le stesse questioni e non approdo ad alcuna risposta definitiva, così pare che tutto sia privo di un senso più ampio; la domenica mi mette tristezza e il lunedì è anche peggio, non tanto perchè riprende la settimana lavorativa, ma perchè ho la netta sensazione che lavorare, e ciò che comporta, sia assolutamente privo di senso e che, in qualche modo, ci priva di una parte importante dell'esistere...la sensazione è che qualcosa sfugga e che questo qualcosa sia così indefinito, un qualità si sottile da restare sfuggente anche quando la si guarda con attenzione.

Resta tutto confuso; a volte penso di fare passi avanti, poi mi chiedo se i passi compiuti siano nella direzione giusta e mi ritrovo a chiedermi se in effetti una direzione esista o non sia una illusione...per avere nuovi punti di vista ricorro ai libri, non importa quanto stupidi, o profondi, siano, ma avere nuovi dati sinora mi ha convinto che alla fine sarà solo una questione di fede.

Il credere in qualcosa però esclude qualcos'altro e forse un quest'altro c'è qualcosa di buono che non deve essere buttato, ma non so ancora se esista un metro per separare il grano dal loglio.

Pensavo, illudendomi, che col tempo le idee si sarebbero fatte più chiare, ma non è così; le cose, a mano a mano che si apprendono, diventano sempre più indefinite, i confini più labili e le zone di sfumature così ampie da far fluire i colori da una tonalità all'altra senza cesure...

...ogni giorno è come camminare, essendo fortemente miopi, senza occhiali; schivi gli ostacoli come li vedi, e speri che non arrivi nulla all'improvviso perchè sai che lo vedrai troppo tardi; brutta roba la miopia

venerdì 26 giugno 2009

Letture

Sono a un solo capitolo dalla fine di quella melass...ehm...libro che è "new moon", perciò ho deciso di tediarvi con il resonconto di quello che è accaduto

Inopinata carrettata di SPOILERS a seguire

Non ricordo assolutamente dove l'avevo lasciata, fatto sta che a un certo punto la Bella decide di laciarsi da uno scoglio alto quanto un palazzo di dodici piani solo perchè i licantropi lo fanno; e se lo fanno loro, pensa, chiaramente io, che non so stare in piedi e vado in pezzi se mi guardano male, posso farlo...purtroppo non ci rimane secca perchè la salvano.

L'Amico Indiano la porta a casa, e non ricordo cosa accade, dove li aspetta la Meteo-Vamp che ha visto Bella tentare di fare "vola-vola"; l'Amico indiano e la Meteo-Vamp si guardano malissimo, Bella cerca di sedare i malumori, poi suona il telefono e l'Amico Indiano risponde dicendo: "no; è al funerale".

Meteo-Vamp ha una visione e capisce il danno: al telefono era il padre del Bello che chiedeva del padre della Bella, ma dato che Meteo-Vamp aveva visto la BElla annegata, il padre del Bello presume che il funerale sia quello della Bella.

Il Bello parte per l'Italia, perchè qualcuno gli ha riferito che Meteo-Vamp ha visto la Bella diventare cibo per pesci, a trovare i vampiri più antichi del creato per riuscire a farsi ridurre tipo crocchette per cani; Meteo-Vamp lo percepisce e coinvolge la Bella nel salvataggio.

Prendono il primo areo per l'Italia che, guarda caso, c'è proprio subito subito, ma così subito che pare che le compagnie aeree abbiano riarrangiato gli orari per loro.

In italia Meteo-Vamp ruba una porsche e raggiungono Volterra, la sede dei vecchi-vampiri, corrompono un vigile e si buttano al salvataggio...il piano del Bello è quello di esporsi al sole provocando l'ira dei vampiri che ci tengono a una certa segretezza; la Bella nota che la città è tutta in rosso e l'autrice si inventa una storiella inesistente particolarmente pietosa per dirci che lì ci sono i Vampiri vecchi che hanno fatto pipì avunque e quindi è territorio loro.

La Bella viene scaricata nella piazza principale gremita di gente, inciampa in una fontana, ma senza annegarvi come ci si aspeterebbe, e ferma il Bello prima che si mostri in tutto il suo glitter; segue una scena patetica nella quale lei cerca di convincere lui che non è morta e che lui non è morto, o meglio che non è più morto del solito, dopo di chè vengono raggiunti da una comitiva di vampiri succubi delle vecchie cariatidi succhisangue del luogo.

Dopo aver fatto un percorso sotteraneo, i nostri eroi sono accolti in una stanza, ricordo delle porte d'oro...una cosa sobria insomma, e conosciamo le Cariatidi ematofaghe delle quali, data la descrizione approfondita dei personaggi, hanno giusto meno spessore della carta velina, me ne ricordo due: uno borsato dalla vita, forse dice qualcosa, e uno che è un cadetto entusiasta...millenni di cadetto entusiasta devono essere una piaga per chi gli è intorno e, come minimo, il nostro cadetto deve ciucciare sangue addizionato di roba portentosa.

Dovrebbe esserci il momento di sommo pathos, dovremmo respirare il pericolo ad ogni riga, ma stiamo leggendo "new moon" per cui nulla di tutto ciò è presente; scopriamo che ste Cariatidi assoldano solo powerplayers, perchè anche loro "c'hanno i poteri" e così, una volta gettato il Bello in un angolo come un calzino, li sperimentano sulla BElla che risulta immune a tutto...la nostra eroina è torda, non sta in piedi, non è sveglia, Madre Natura doveva darle qualcosa per compensare; chi legge avrebbe preferito qualcosa di più originale, ma pazienza...

Le Cariatidi, dopo che una accampa che "hanno violato la legge", ma non si capisce bene che legge perchè ne parlano senza mai specificare, lasciano andare i nostri eroi dicendo loro che devono trasformare Bella in vampiro, altrimenti le Cariatidi di scrostano dal loculo e se occupano di persona.

I nostri rientrano negli Stati Uniti e segue un profluvio di "ti amo", "io di più", "no...di più io", "io di piùissimo" e via così...il Bello spiega alla BElla perchè l'ha lasciata...e non si capisce una forca di quello che vuole dire, ma segue una diatriba perchè lui non si capacita come lei abbia potuto credere così rapidamente che lui la lasciava...e melassa, saccarina, saccarosio, lattosio e fruttosio in abbondanza a seguire il tutto in infarcito dalla BElla che, forte della sentenza delle Cariatidi, riprende a frantumare gli zebedei con "mi trasformi? dài! mi trasdormi? trasformami dài!"...sull'onda di questa lagna li ho lasciati nell'imminenza di una riunione della Vamp-famiglia per decidere che farne della Bella; per me potevano lasciarla a mare.

A presto per l'ultimo entusiasmante, se fosse un libro diverso, capitolo :asd:

Come ho potuto dimenticarmene!! Le Cariatidi ematofaghe per nutrirsi mandano in giro una Vampira, piccola Heidi, che raccoglie le comitive di turisti sprovveduti e li porta a cena: diverranno portata principali deil pranzo delle Cariatidi...e chiaramente questo è assolutamente discreto e di basso profilo, in fondo, chiaramente, le comitive turistiche è noto che passano inosservate...

Aggiornamento:

L'ho terminato; fortunatamente mannari e vampiri continuano a detestarsi e pare ci saranno scontri, speranza vana, nei prossimi volumi. Il libro si chiude con la Bella e il Bello che si giocano a morra cinese il giorno in cui la Bella sarà trasformata.

Nel complesso l'ho trovato meno peggio del primo, non so se perchè in effetti ci sia qualcosa di buono o perchè l'autrice anestetizza il lettore con le peggio vaccate nel primo volume, per cui le aspettative calano ulteriormente. C'è una trama, tutto sommato non da buttare, ma purtroppo i personaggi, primari e secondari, continuano a essere inesistenti, le descrizioni sono scarne e le atmosfere sono ancor meno presenti dei personaggi; c'è di meglio in giro...

giovedì 25 giugno 2009

Vento

Capo: Vento cerca il preventivo da X euro fatto per Tizio

Vento: l'ho trovato

Capo: ma l'importo qual'è?

Vento: Y!

Capo: '°__° no...io voglio quello di X che abbiamo fatto un mese fa

Vento allora si rivolge a noi: voi sapete dov'è il preventivo tale?

io: Vento l'hai fatto tu, se l'hai salvato con il nome "Vento preventivo" è la fine però, ne avrai fatti 50 di documenti con quel nome...

Vento: ma è stato fatto questo preventivo? perchè io quattro anni fa non c'ero

io: UN MESE fa Vento...un mese fa

corso di anglico

Ieriil corso è iniziato nel vivo con le cose serie, molto basilari, e l'insegnante mi ha chiesto se avessi imparato qualcosa di nuovo; considerato che la grammatica mi manca completamente a me va bene così...ora devo solo mettermi a studiare.

Il corso si tiene a Contignaco, una frazione del mio comune, nei locali della parrocchia della locale pieve romanica, molto bella tra l'altro, e 'è questo gattino bianco che è una meraviglia; martedì scorso l'avevo preso in braccio, ogni scusa è buona :asd:, per metterlo fuori, era entrato con noi nei locali, e aveva subito iniziato a fare le fusa :)

Ieri sera ho fatto giocare un po' il gatto, che mi ha un po' graffiato ,ma va bene così; il cielo dall'alto della collina era meraviglioso...è stata una splendida serata :)

martedì 23 giugno 2009

oh gaudio!

L'operazione è andata a buon fine, la polideuce-mobile sta bene e ha un nuovo cuscinetto, dalla via che c'era s'è fatta anche il tagliando ed ora 250euro se ne volano via dalle mie tasche...sono già soddisfatto che siano riusciti a farmente risparmiare 250 :)

Domani la vado a prendere e saldo :)

Povero ma contento...

lunedì 22 giugno 2009

Meccanico

O "meccachino", come diceva mio nipote un po' di tempo fa.

Sabato mattina ho portato la polideuce-mobile dal meccanico perchè da un po' di tempo a questa parte fa un rumore strano che io, nella mia ingenuità, imputavo a una certa secchezza della cinghia; la cinghia sta bene, grazie, mentre la pompa del servosterzo ha l'artrite ai cuscinetti.

La prognosi è la seguente: se riescono a cambiare il cuscinetto con 200euro, circa, dato che devo fare anche il tagliando, me la cavo, se invece devono cambiare la pompa del servosterzo la cifra sale a 500euro circa...prima di avere fitte lancinanti al portafogli aspetto di sapere il responso, domani, dalla sala operatoria.

Che devo dire? mi dispero? pazienza...ormai posso solo essere soddisfatto di aver posticipato la realizzazione dei plantari; va da sé che la mia vita sociale si ridurrà drasticamente.

Magari divento stilita

Letture

Se avete intenzione di leggere "new moon" non andate innanzi; non che ci sia granchè da spoilerare, ma non vorrei rovinarvi il libro.

Sono giunto a tre terzi della lettura di "new moon" del quale, al momento, posso dire che è migliore di "twilight"...certo non eguaglia, per complessità della trama e spessore dei personaggi, il bugiardino dell'aspirina, ma accontentiamoci; volendo potrei dire che è "meno peggio" :asd:

Dopo 250pagine di: piagnistei, catatonia della protagonista, tentativi da parte della protagonista di mettersi nelle peggio situazioni e abbondanti scene nelle quali la protagonista non sfigurava male aggrappata a una tenda, ieri sera nei capitoli centrali mi è persino parso di leggere un libro...il tutto è durato poco perchè poi i licantropi hanno fatto pop-up rovinando tutto.

Nella prima parte del libro la protagonista si dispera perchè il Bello la lascia ritendo essere troppo pericoloso per lei, per cui la Bella passa un buon centinaio di pagine a disperarsi; indi, per consolarsi, inizia a frequentare, il tutto in modo sempre castissimo, un giovanottone della locale riserva indiana.

Insieme imparano ad andare in moto e la Bella, che inciampa anche nella polvere di casa, tenta di farsi malissimo, solo perchè così sente la voce del Bello che le urla: "Cretina!"...oddio...non è proprio così, lui è molto più gentile, ma la sostanza è quella.

Il Bello, ricordiamolo, è telepate, pur non essendo figlio della quarta casa, detentore del sacro anello di Betazed e del calice di Ryx e non avendo neppure la dignità di una calzatura di Lwaxana, e quindi resta in contatto con la Bella fungendo da Grillo Parlante tentando, invano, di fermare la Bella dal fare cavolate...ovviamente la Bella, che è torda, non capisce che non sente le voci perchè pazza, ma perchè qualcuno, il Bello, non mantiene le promesse (all'inizio del libro dice alla BElla che se ne va e sarà come se non fosse mai esistito...millantatore).

La locale riserva indiana è in realtà un allevamento di licantropi grossi come autoarticolati e quando l'amico indiano della BElla inizia a mettere su una voglia di pelliccia e canini lo accolgono nella locale sezione "Licantropi oggi" proibendogli, di conseguenza, di vedere la Bella...e dato che glielo proibisce il capobranco lui esegue.

Ecco che nei capitoli nei quali la BElla indaga sulla cessazione di contatti tra lei e l'Amico Indiano, pare di leggere un libro; ma l'impressione dura solo un paio di capitoli, perchè dopo i Licantropi fanno Pop, potrebbe quasi essere il titolo di una nuova imbarazzante canzone di povia, e il libro prende le pieghe di "twilight".

Ho lasciato la protagonista mentre va a farsi proteggere dai licantropi perchè un vampiro, la compagna del vampiro che la circuiva nel primo volume e che è stato ucciso dal BEllo per aver cercato di fare una tartare di Bella, ha deciso di seccarla.

Faccio una predizione: il vampiro in questione viene asfaltato da uno degli autoarticolati mannari, la Bella dirà ai licantropi di quanto belli, buoni, bravi, ma soprattutto belli, siano i vampiri della famiglia del Bello. Il Bello torna in un torrenziale pioggia di melassa, i licantropi diveranno amiconi dei vampiri buoni e il libro finirà a tarallucci e vino.

Una cosa comunque l'ho capita: in questo universo i vampiri sono belli e mannari sono grossi, perchè dopo averci frantumato gli zebedei dicendoci nel primo libro quanto bello fosse il Bello, ora l'autrice ci tiene a farci sapere quanto grosso è l'Amico Indiano.

Per ora, malgrado le imbarazzanti premesse, è meno peggio di "twilight" ma fa in tempo a pareggiare con un finale imbarazzante...vi dirò se la previsione è corretta

martedì 16 giugno 2009

Voglia di Lavorare e letture

Non so voi ma a me in questi giorni la voglia di lavorare fa difetto, complice anche il fatto che in queste lande padane è iniziato l'umido, e resto in stato semi-catatonico dalle dieci del mattino sino alle dieci di sera...quando inizia il fresco.

Ormai mi devo accontentare di voglia di lavorare rafferma, scaduta o stantia, di pessima qualità insomma che dura davvero poco e in genere mi ritrovo a mezzogiorno con l'impressione di aver lavorato almeno dodici ore.

Qui ci vogliono delle ferie! e a tal proposito, mi sto anche chiedendo come potrebbe essere la mia futura vita da kami dell'umido...dò per scontato di non riuscire a sopravvivere al 95% di umidità che mi aspetta quando sarò in Giappone; sarà il caso anche di fare testamento? magari poi scopro che siamo liofilizzabili, dirò ai miei compagni di viaggio di riportare i miei resti secchi in Italia e di aggiungere acqua ché magari rinvengo :asd:...berrò come un secchiaio.

In questi giorni sto ultimando il terzo, ed inutile, volume di "K-pax" nell'anglico idioma, dopo di che, per esaurire la serie, mi rimangano "prot's report" e un altro volume piccino; il primo libro è molto bello, è quello dal quale hanno tratto l'omonimo film, il secondo è una minestra riscaldata che ha superato la data di scadenza, mentre il terzo è addirittura pre-digerito...si legge, per carità, ma oltre a non aggiungere nulla di valido, contribuisce, come il secondo, a togliere parte del mistero che era felicemente parte della narrazione del primo volume.

Ho anche iniziato, tanto per farmi del male, "new moon"...lo so, mi sto dando alle letture emo.

Ho davvero poco da spoilerare, perchè ho appena letto i primi due capitoli, ma al momento è insignificante tanto quanto il primo volume; non ho ben capito come un paio di occhiaie che assomigliano ad ustioni, così almeno è stato tradotto, possano essere considerate "belle", ma ormai sono abituato al fatto che la protagonista, che in questo volume sta iniziando a vivere in simbiosi con la tenda di broccato alla quale sta aggrappata tipo cozza, abbia dei seri problemi; la labirintite non gliela leva nessuno :asd:

Avrò comunque modo in futuro di annoiarvi a morte con il resoconto dell'imbarazzante lettura.

Potrei anche leggere qualcosa di meglio, ma l'estate mi ispira lettura da "bidone del rudo" perchè impiegano pochi neuroni e dato che questi libri mi arrivano in prestito, ovvero non ho sborsato un solo centesimo di euro, vanno benissimo...e poi voglio parlarne male con cognizione di causa

lunedì 15 giugno 2009

Di ferie

E' da, credo, settembre dell'anno scorso che stiamo pianificando il viaggio in Giappone; ho detto al Capo in tutte le salse che non ci sarei stato dal 7 al 23, gliel'ho scritto sulla sua agenda, comunicato nuovamente in varie occasioni e perciò, essendo che da settermbre a dicembre ci sono quattro mesi, da Gennaio ho smesso di ripeterglielo...anche se ogni tanto, almeno una volta al mese, gliel'ho ripetuto.

Oggi gliel'ho nuovamente ripetuto e lui mi dice: "quindi quando parti?"

io: "te l'ho detto e segnato sull'agenda, parto il 7 e torno il 23"

capo: "quindi torni dopo la settimana dopo il 15...hai già prenotato?"

io:"si; ma te l'avevo detto...ho già prenotato e non vado via da solo quindi non posso spostare le date"

capo:"no...no...va bene; è che noi chiudiamo il 31 e poi riprendiamo il 17..."

io:"si....ma io è da settembre che te lo dico e tu mi hai detto che andava bene"

capo:"è che qui con te in ferie non so come fare...per una settimana mi arrangerò"

io:"per quei cinque giorni che lo studio è chiuso ed io non sono in ferie, mi porterò del lavoro a casa e andrò avanti con un po' di cose...l'anno prossimo non potrò permettermi di andare da nessuna parte quindi..."

Qui urge una ecatombe a Mneme affinchè ci elargisca un quantitativo industriale di memoria pronta all'uso

venerdì 12 giugno 2009

Non solo Vento

Perchè non ci si fa mancare nulla qui.

La Smadonnatrice doveva mandare una richiesta di preventivo a sei ditte diverse e quindi, nella e-mail, ha inserito nel campo "A" tutti e sei gli indizzi delle varie ditte, così ora ognuno dei mittenti sa a chi altro abbiamo chiesto il preventivo...vabbè.

E' da stamane quando sono arrivati che non fanno altro che chiacchierare, vedrò se lanciare un urlo belluino dal mio angolo; la cosa ha un certo effetto perchè di norma io me ne sto tranquillo e silenzioso nella mia postazione e quindi quando urlo l'effetto è più drammatico.

Torno a produrre

giovedì 11 giugno 2009

Vento; il nostro eroe

Tre giorni e ben tre post solo su Vento; dovrei cambiare nome al blog, ma il nostro Eroe zero ne pensa e mille ne combina e ieri mi ha lasciato stercofatto.

Cose da non credere.

Non ricordo se ho già spiegato come si stampa in AutoCad e quindi lo rispiego, altrimenti non si capisce il colpo di genio del nostro Eroe.

In AutoCad si disegna assegnando alle linee dei colori ai quali attraverso un file, la cui tipologia è denominata "tabella degli stili di stampa", vengono assegnati tipo di linea (continua, tratteggiata etcc..), spessore della linea (sottile, grossa...) e via di seguito.

A Vento è stato detto di stampare delle tavole, una quindicina di tavole grosse come tende, le quali riportavano in alto il nome della tabella degli stili di stampa da usare.

La prima tavola che stampa gliela annullo appena esce dal plotter e gli dico di usare la tabella giusta; le tabelle da usare per quel progetto erano nella cartella relativa e dato che non sa come fare affinchè AutoCad le senta, vanno spostate in un'altra cartella, ci penso io a spostare le tabelle gli dico che adesso può ristampare controllando le tabelle degli stili di stampa; poi me ne sono disinteressato, c'era scritto in grande sopra ogni tavola che tabella usare e pensavo che il tutto fosse a prova di cretino.

A fine serata controllo e scopro che ha sbagliato tutte le stampe perchè non ha letto le scritte, grosse come una casa, che gli dicevano che tabella usare...non era difficile, bastava leggere, ma lui è riuscito a scazzare comunque.

Stamane gli ho fatto un biglietto con scritto il numero della tavola e la tabella da usare, gli ho ripetuto sei volte di controllare di usare la tabella giusta e l'ho assillato controllandolo e così è riuscito a stampare le tavole correttamente; le altre le ricicleremo...è bello avere delle certezze nella vita, ma preferirei averne altre :asd:

mercoledì 10 giugno 2009

Vento

Vento: i bicchieri di carta li ordiniamo?

io: secondo te io faccio un ordine, a chi ci fornisce il materiale per l'ufficio, per soli pochi euro di bicchieri di carta? quando esci li vai a prendere al supermercato

Vediamo cosa ne uscirà; chissà se il Vento Genitore si scapicollerà qui furente perchè il suo prezioso figlio è dovuto andare a prendere pochi bicchieri di carta?

martedì 9 giugno 2009

Vento

Vento: non sono stati fatti i prospetti di Pinco allora?

io: si che sono stati fatti, secondo te presentiamo un permesso di costruire senza i prospetti?

Vento: ma non ci sono...

io: forse perchè stai guardando nella cartella sbagliata? hai aperto la cartella con le tavole che sono state modificate e sostiuite, se i prospetti non sono dentro a questa cartella forse vuol dire che non sono stati sostituiti?

Ci fosse una singola volta, non ostante le svariate evidenze, che gli venga il dubbio che se non trova le cose non è perchè queste non ci sono, ma perchè non trova l'erba in un campo a maggese...e mi ha lasciato con la sue tavole da tagliare e piegare; domani lo sgrido.

Santa Pazienza Martirizzata da una folla di cretini che aprono bocca all'unisono dicendo le peggio vaccate.

venerdì 5 giugno 2009

Venaria Reale


Sono un po' in ritardo nel postare questo, dato che vi sono andato la mattina del due giugno, Festa della Repubblica, ma è stata una settimana breve ma intensa.
La ragione per la quale son andato così lontano è stata la voglia di andare a visitare la mostra "Egitto tesori sommersi" e dato che il due era l'ultimo giorno sono partito; ovviamente avevo prenotato i biglietti prima di partire per la Sticcon, così ho fatto poca coda.
La mosra era allestita in quella che era la citronaia della reggia di Venaria, ed era articolata in più sale.
La prima sala fungeva da prologo alla mostra e, attraverso monitor appesi in modo obliquo alle pareti grige coperte di scritte simili ai moderni urbani graffiti, veniva esposta la storia delle città di Canopo, Heracleion e Alessandria, attraverso scritte in nero sulle pareti, e il processo di scoperta dei reperti esposti.
Alla seconda sala si accedeva dopo un corridoio nero dominato dal suono delle onde e completamente buio, alla fine del quale una immensa stele, con scritte in geroglifico e greco, che occupava interamente la visuale all'uscita del tunnel, con un effetto visivo davvero suggestivo.
Dietro questa stele, in una stanza completamente bianca enorme, c'era un unico pezzo posto sopra un alto piedistallo; un vaso canopo raffigurante Osiride che, stando alle diciture, doveva contenere simbolicamente le acque del Nilo.
Il vaso aveva delle sfumature bluastre leggere che erano messe in risalto dal candore assoluto dello spazio nel quale era immerso e l'insieme aveva un che di mistico.
Al minimalismo di questa sala si è contrapposta la ricchezza della sala successiva, nella quale, il colore delle pareti e di solaio e pavimento era un blu di prussia, una ridda ordinata di statue di varie dimensioni, tra le quali anche colossi di quattro metri di altezza, naos e steli mi ha lasciato assolutamente senza fiato.
Nella sala successiva un espositore rettagolare con varie nicchie, illustrava l'operosità delle città oggi sommerse, attraverso l'esposizioni di oggetti di uso quotidiano.
La sala successiva ospitava un naos e numerose sfingi rinchiuse in una struttura, leggerissima, quadrangolare avvolta in una finissima rete bianca; l'illuminazione, riservata unicamente ai reperti lasciando al buio il resto della sala, e la scelta della rete, dava l'illusione che l'acqua si frapponnesse, come elemento, tra l'osservatore e la processione di pietra; devo dire che per me è stata un'esperienza quasi religiosa.
Nella sala successiva lame di espositori, disposti a croce, paralleli e perpendicolari alle pareti dell'ambiente, esponevano bruciatori, oggetti di carattere religioso e d'uso quotidiano; purtroppo alcuni espotori erano disposti troppo in alto e quindi rendevano difficile l'osservazione dei reperti.
Nella sala successiva i reperti, elementi di statuaria di natura religiosa, erano esposti su banchi ondulati e protetti da una rete bianca, come le sfingi, ma la luce, più forte, ha un vanificato l'effetto apparizione che invece ha contraddistinto la sala delle sfingi.
Un lungo corridoio nero, con oblò disposti in modo irregolare sulle pareti laterali, dai quali era possibile ammirare vari reperti passando da diverse altezze, proprio come se si stesse nuotando, conduceva all'ultima sala nella quale era esposto l'ultimo pezzo.
In una stanza completamente nera si ergeva su un piedistallo una statua, priva di piedi, gambe e testa, femminile che riuniva in sè elementi della statuaria egizia a soluzioni greche; la luce, unicamente sulla statua, faceva si che lo sguardo su calamitasse immediatamente sul pezzo esposto.
In conclusione devo dire si è trattata di una mostra molto bella, con pregevoli pezzi esposti, un ottimo allestimento e una colonna sonora che aiutava il visitatore a cogliere lo spirito col quale le sale sono state allestite; una mostra che ha coinvolto anche i sensi oltre ad essere un piacere intellettuale.

Su picasa ho messo qualche foto in più di Venaria.

mercoledì 3 giugno 2009

Letture

Ho terminato "twilight" così qusto è l'ultimo post di commento al volume; almeno sino a quando non inizierò a leggere gli altri :asd:

ATTENZIONE! CADUTA SPOILER!

Avevo lasciato, poco prima della Convention di Star Trek, i nostri eroi all'inizio di quella che minacciava essere una imbarazzante partita e quando ho letto mi sono reso conto che non è la partita a essere imbarazzante, ma l'arrivo degli altri.
Per poter giocare i nostri vampiri si affidano alle affidabili previsioni della vampira-metereologa, tanto questa vede il futuro e che tempo farà domani, perchè attendono una giornata con tanti tanti tuoni in quanto giocano baseball in uno spazio grande quanto un territorio comunale e danno colpi così forti alla palle che pare tuoni.
In questo capitolo, tra l'altro, apprendiamo che la Compagna del Capostipite è stata vampirizzata dopo il Bello, questa donna ha ben un'intera pagina di dialogo, le cose sono andate così: ha perso un figlio quando era umana e così si è lanciata da una scogliera, ma il Capostipite l'ha presa per tempo e l'ha vampirizzata...ora...bella l'idea, ma il dubbio che mi viene è il seguente: l'ha vampirizzata mentre questa affogava? dopo che è annegata? lei l'ha centrato in testa perchè lui non ha visto il cartello "attenzione, caduta suicidi"?
Questi giocano e da lungi uno sparuto grupretto di vampiri li sente e così corrono per unirsi a loro; per lugi intendo, che so, la distanza tra Bologna-Piacenza.
Fatto sta che compaiono sti nuovi personaggi assolutamente indistinguibili dalle altre sagome di cartone; però questi sono cattivi, cattivi...almeno due, un altro è anche un cattivo scadente.
Uno di questi nuovi decide che vuole fare colazione con Bella, così il nostro gruppo Famiglia Felice, spronati dal Bello, cercano di nasconderla facendole fare il giro degli Stati Uniti partendo dalla città dove Bella è cresciuta...e adesso il colpo di genio: la Famiglia Felice pensa che l'ultimo posto dove il cattivo la cercherà sarà la città dove Bella è cresciuta perchè pensano che sia un nascondiglio troppo cretino per essere preso in considerazione, ma il cattivo pensa di iniziare dalla stessa città perchè pensa che essendo un nascondiglio cretino è facile che l'abbiano portata lì...e poi li fa sorvegliare.
Non pensiate minimamente che sto Cattivo abbia uno spessore maggiore di un foglio di carta, ha giusto un pistolotto di dialogo dove, come nella miglior tradizione dei cattivi, spiega tutto alla protagonista.
Insomma il Cattivo fa fessi la Famiglia Felice e Bella gli si offre su un piatto d'argento, tra l'altro a seguito di un tranello di una stupidità sconvolgente, roba da far rabbrividire, e quando la protagonista è sanguinante in un trinfo di vetri rotti, perchè la porta in una ex scuola di danza, e finalmente la cavalleria arriva il capitolo si chiude e il nuovo si apre con la descrizione di come la Famiglia Felice salva Bella dal dissanguamento.
MA COME???? leggo 350pagine di, "ti amo","anche io","ma sono pericoloso","non ho paura","dovresti","aspetta che forse ce l'ho, ma ti amo e svengo", e tu autrice salti l'unico momento dove accade qualcosa che non è infarcito di melassa????
Alla fine Bella diventa piattola perchè vuole essere vampirizzata, il Bello non vuole e la porta al ballo; il libro si chiude minacciando nuovi zuccherosi, imbarazzanti seguiti.
Che dire? l'unica cosa che mi è piaciuta, e solo perchè mi pare di ricordare avvenisse lo stesso in "The Hunger", è come si diventa Vampiri; come se fosse una sorta di morbo.
Il contenuto di vaccate in questo libro è pazzesco e questo mi induce a leggere anche i seguiti; inoltre sono a dieta e sto limitando gli zuccheri per cui mi servono dei succedanei :asd:
La prima impressione è stata confermata ed ora ho anche capito il perchè di tutto sto' successo; i vampiri del romanza sono privi di "canini", in senso metaforico, e si tratta di un romanzo rosa che vuole accalappiare, furbescamente, oltre ai lettori abituali del genere anche i lettori Emo di tutto il mondo...la lettura è consigliata, a chi rientra nelle categorie "adolescente/emo/romantico senza speranza di redenzione/protagonisti di feulleton ottocenteschi" e a chi deve espiare qualche grave colpa, tipo il genocidio per intenderci, o a chi necessita di punti karma per riuscire a reincarnarsi, nella prossima vita, in qualcosa di meglio.
Leggerò anche i seguiti nella speranza che il numero di vaccate aumenti in modo geometrico :asd:

STICCON

Il 29 mattina, alle sei, ho lasciato il Ducato in campagnia del sempre valido equipaggio della "U.S.S. Lansbury", un nome un programma, e dopo una lunga serie di code, traffico, rallentamente, siamo giunti in quel di Bellaria giusto in tempo per l'asta per beneficenza tenuta da Richard Arnolds.

La mattinata l'abbiamo passata divisi, per un po', mentre due persone dell'equipaggio si preoccupavano di fare quanta beneficenza possibile, gli altri due membri dell'equipaggio si sono diretti in sala Risa ove ci attendeva la Moira in tutta la sua biondezza.

Abbiamo ritirato i prestigiosi premi: Giuda una bellissima targa, con decorazioni annesse, in quanto vincitore del primo premio del concorso Moirico, mentre a me è stato assegnato il premio della Moira, ovvero un favoloso porta-cd a forma di panino con autografo della Moira in persona.

Sono poi andato al banco di "ultimo avamposto" a prendere il libro della novellizzazione dell'ultimo Star Trek; ho anche iniziato a leggerlo, ma quando sono rientrato a casa ho ultimato "twilight"...preparatevi all'ultimo capitolo dei miei commenti in merito.

Rientrati in sala terra, la principale ove si sono tenuti molti eventi, asta compresa, abbiamo trovato una Samara contenta di essersi aggiudicata alcuni pezzi importanti, dei quali almeno uno puntava da tempo.

La prima mattina l'abbiamo passata così: all'asta, facendo compere e salutando vecchie conoscenze che possiamo vedere solo in STICCON.

A pranzo siamo andati al solito ristorante, del quale ovviamente non ricordo il nome, forse una cosa tipo "sporting", dove ormai ci conoscono; la cameriera è efficientissima e sempre molto simpatica.

Mi ero anche ricordato di portare un libro a un conoscente, che me lo aveva prestato molti anni fa, quando nel Ducato girava ancora Prometeo, ma mi sono dimenticato di portarlo con me così, quando l'ho incontrato, non ho potuto darglielo...pazienza; e pensare che per ricordarmi del libro mi ero dimenticato di prendere su un po' di contanti :asd:

Al pomeriggio abbiamo assistito all'intervento degli attori, quest'anno c'erano Marc Alaimo (gul Dukat), Andrew Robinson (Elim Garak) e Avery Brooks (Benjamin Sisko).

Sono stati tutti molto bravi e simpatici; Robinson è un affabulatore, Brooks a volte dà l'impressione che viva in un'altra realtà che ha pochi punti di contatto con questa...è decisamente una persona molto spirituale, mentre Alaimo avrebbe tanto voluto parlare di qualcosa che non fosse Star Trek...ma gli è andata male; a me gli ospiti sono piaciuti moltissimo in entrambi gli interventi, malgrado abbia faticato a capire Brooks in almeno un paio di occasioni.

Le sessioni foto, tenuta al mattino, e autografi ,al pomeriggio, si sono svolte senza intoppi e con efficienza.

Alla sera ci siamo goduti la sfilata dei costumi; c'era un costume da "dalek", credo si scriva, da Doctor Who, e un terzetto dall'episodio "bride of chaotica" meravigliosi...e anche Ziyal era molto bella; ci siamo ritirati non particolarmente tardi, ma comunque provati e soddisfatti...qualcuno ha anche pagato il viaggio di ritorno oltre oceano, ma non farò nomi, cognomi o altro :asd:

Il giorno seguente è stato un po' come il primo giorno, con un po' di pioggia aggiunta; salvo che la mattinata l'abbiamo passata ad ascoltare Temperini il doppiatore, tra le altre cose, di "Sisko".

Al pomeriggio abbiamo ascoltato il secondo intervento degli attori, e abbiamo scoperto che per essere cardassiani pare sia richiesto all'attore almeno una infanzia derelitta :asd:...alla sera abbiamo cenato fuori, dopo aver salutato tutti, e abbiamo finito la serata davanti un coktail in un bar nei pressi dell'albergo.

La mattina dell'uno, pioveva, abbiamo deciso di fermarci a San Marino, idea che abbiamo avuto noi e almeno un'altro migliaio di persone, per cui abbiamo fatto nuove code per giungere sul Titano avvolto da una nuvola bassa che faceva molto bassa padana in ottobre, con la variante che sul Titano pioveva a catinelle.

Dopo un breve pasto, durante il quale una turista giapponese, capo comitiva, ha chiestao alla cameriera se dalla piazza il panorama migliorasse, non ha pensato che trattandosi di nuvola bassa il grigiume nebbia sarebbe stato uguale anche appena più in alto, abbiamo indovinato, tra la pioggia e la nuvola, la piazza principale e poi siamo rotolati a valle.

Dopo un'altra serie di code, che non fanno mai male, sono rientrato in paese e sono svenuto a letto per poi alzarmi la mattina del due alle cinque...ma della mostra e di Venaria vi parlo un'altra volta.

lunedì 1 giugno 2009

Di ritorno dalla STICCON

Sono appena rientrato dalla Convention di Star Trek che lo STIC ha tenuto in quel di Bellaria; sono stati due bellissimi giorni ma, ahimè, troppo brevi, dove tutto ha funzionato alla perfezione...ora sono demolito e dato che domani mattina devo alzarmi alle cinque vado a nanna e scriverò della STICCON domani..neuroni permettendo ;)


ah...incidentalmente oggi è il mio compleanno; nacqui alle 23:30 del primo giugno di qualche anno fa